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Nel 2026 da Grosseto a Siena in poco più di mezz’ora

Sopralluogo sul cantiere del lotto 9 e della galleria di Pari sulla Grosseto-Siena. A primavera del 2026 l’intero tratto fra le due città sarà aperto
Foto di gruppo al varco 4 del lotto 9 della Grosseto-Siena. Sotto il viadotto sul fiume Ornate che sarà rifatto
Foto di gruppo al varco 4 del lotto 9 della Grosseto-Siena. Sotto il viadotto sul fiume Ornate che sarà rifatto

GROSSETO. La direttrice del lavori è una donna, l’ingegner Serena Parisi, e viene dalla Basilicata: dal lunedì al venerdì, a volte anche il sabato mattina, è lei a controllare ogni metro dei 12 km del cantiere che va dallo svincolo di Iesa a San Rocco a Pilli, a fianco del Merse, nella zona delle risaie, sulla Grosseto-Siena, la E78. Ed è lei che ha il polso della situazione, quindi delle sue parole ci fidiamo più di quelle sentite per anni da tanti politici: «Entro la metà del 2026 contiamo di aver finito i lavori in questo lotto 9» dice.

La galleria di Pari, dove non sono mancati i problemi nel corso dei lavori, sarà invece terminata entro un anno da adesso, nei primi mesi del 2025.

«Contiamo che i lavori siano finiti nello stesso periodo, la primavera del 2026 – spiega Eugenio Giani, presidente della Regione – sia in questo lotto 9, che nel 4, da Civitella al Lanzo. In questo modo sarà completato l’intero asse da Grosseto a Siena».

La direttrice dei lavori, Serena Parisi, fra Marras, Giani e il commissario Simonini
La direttrice dei lavori, Serena Parisi, fra Marras, Giani e il commissario Simonini, dietro Fausto Turbanti

Insomma, anche vedendo quanti operai ci sono al lavoro e come vanno spedite le operazioni, stavolta ci siamo davvero: l’estate del 2026 i senesi verranno al mare in Maremma in poco più di mezz’ora. E torneranno nella città del Palio senza infuriarsi per code che non finiscono mai.

Lo stesso per chi ogni giorno, dalla Maremma, fa il percorso inverso. Sempre su gomma, auto o bus che sia, visto che la ferrovia, pur affascinante per i luoghi che attraversa, ha tempi più compatibili con una scampagnata di Pasquetta che con le esigenze di chi si muove per studio o lavoro.

E il commissario straordinario, Massimo Simonini, aggiunge altri dettagli: «I tempi sono questi – dice – e, peraltro, apriremo i tratti via via che saranno pronti, così da migliorare i tempi di percorrenza un po’ alla volta. Ma a metà 2026 sarà tutto aperto».

Poi per andare a Firenze è un altro discorso. Perché da Siena a Firenze la strada, purtroppo, è quella che è. 

Il sopralluogo al lotto 9 e alla galleria di Pari

A un anno dall’apertura del cantiere, quando arrivò anche il ministro Salvini, nuovo sopralluogo aperto alla stampa del lotto 9. A dimostrare come i lavori vadano avanti spediti su un tratto che, peraltro, è in larga parte pianeggiante.

Erano presenti il presidente della Regione  Eugenio Giani, il commissario straordinario per la E78 Massimo Simonini, gli assessori regionali Stefano Baccelli e Leonardo Marras, i sindaci di Sovicille Giuseppe Gugliotti, di Murlo Davide Ricci, di Monticiano Alessio Serragli, di Civitella Marittima Alessandra Biondi. Inoltre c’era il presidente del consiglio comunale di Grosseto, Fausto Turbanti.

Il sindaco di Monticiano Alessio Serragli, Leonardo Marras, Fausto Turbanti e Stefano Baccelli
Il sindaco di Monticiano Alessio Serragli, Leonardo Marras, Fausto Turbanti e Stefano Baccelli

Giani, Baccelli e Marras: «Opera fondamentale per la Toscana»

Il presidente della Regione e gli assessori Baccelli e Marras hanno sottolineato come l’opera, rappresentando un attraversamento trasversale dell’Italia da ovest ad est, è fondamentale per l’economia dei territori.

«Per la Maremma – ha detto Leonardo Marras – il collegamento con Siena e con Firenze è fondamentale. Finalmente, dopo tanti anni, arriva a compimento un’opera che può essere una svolta per l’economia e per il turismo».

La galleria di Pari

Il sopralluogo è iniziato nel cantiere dove sono in corso i lavori di adeguamento della galleria Casal di Pari esistente, nel comune di Civitella. L’intervento, per un investimento complessivo di 35 milioni di euro, riguarda la riqualificazione del vecchio tunnel, attualmente chiuso con transito deviato a doppio senso di marcia sulla nuova galleria recentemente realizzata nell’ambito dei lavori di raddoppio a quattro corsie.

I lavori consistono nella parziale demolizione del rivestimento in calcestruzzo esistente, nella realizzazione del nuovo rivestimento interno e nell’installazione degli impianti tecnologici e di sicurezza secondo gli standard più recenti: illuminazione led, segnaletica luminosa, pannelli a messaggio variabile, colonnine Sos e impianto di rilevamento e spegnimento incendi.

Al termine dei lavori il transito sarà quindi regolato su quattro corsie, due per senso di marcia, in continuità con la tratta.

Attualmente è in corso la realizzazione dei rivestimenti definitivi in avanzamento verso Siena.

L’ultimazione è prevista nel primo semestre 2025.

LE FOTO DEL SOPRALLUOGO

Il lotto 9

A seguire, il sopralluogo ha interessato il cantiere del lotto 9 che riguarda un tratto di circa 11,8 km tra gli svincoli di Iesa e San Rocco a Pilli, nei comuni di Sovicille, Murlo e Monticiano, in provincia di Siena, per un investimento complessivo di 195 milioni di euro.

L’intervento consiste nell’adeguamento a quattro corsie della SS223 “di Paganico” mediante la costruzione di una nuova carreggiata in affiancamento all’esistente. I lavori comprendono la realizzazione di complanari per il raccordo alla viabilità locale, 3 svincoli a livelli sfalsati, 4 nuovi viadotti sul fiume Merse e sul fosso Ornate, numerose altre opere minori (4 sovrappassi, 3 sottopassi, 12 opere di scavalco dei corsi d’acqua) oltre all’adeguamento della carreggiata esistente e ai servizi di monitoraggio ambientale in corso d’opera. 

Il responsabile toscano di Anas, Stefano Liani, saluta la direttrice dei lavori, Serena Parisi
Il responsabile toscano di Anas, Stefano Liani, saluta la direttrice dei lavori, Serena Parisi

Sono attualmente in corso le attività di movimento terra, bonifica e preparazione del piano di posa dei nuovi rilevati lungo la maggior parte dell’intero tracciato di circa 12 km. Anas sta provvedendo, inoltre, alla realizzazione delle fondazioni di alcuni attraversamenti idraulici e all’esecuzione opere di sostegno con pali di grande diametro.

Il completamento dei lavori, avviati a marzo 2023, è previsto nella primavera 2026.

LE INTERVISTE – IL VIDEO

 

 
 
 
 
 
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Tutti i lavori previsti

Riallacciandosi al lotto precedente, il tracciato ha inizio in corrispondenza dell’attraversamento del fiume Ornate, che avviene mediante un viadotto in acciaio‐calcestruzzo a tre campate (50‐85‐50) di lunghezza complessiva di 185 m.

Il viadotto sul fiume Ornate che sarà rifatto per collegarsi al lotto precedente
Il viadotto sul fiume Ornate che sarà rifatto per collegarsi al lotto precedente

Superato il fiume, l’asse si sviluppa lungo il corridoio già individuato dalla viabilità esistente. Dalla progr. 43+200 alla progr. 43+400 circa, il tracciato si avvicina ad una delle anse del fiume Merse; il terreno scosceso sul versante est rende necessaria la realizzazione di una lunga opera di sostegno lato destro per contenere il rilevato ed evitare ogni possibile interferenza con il fiume.

Lavori per la realizzazione di opere di sostegno
Lavori per la realizzazione di opere di sostegno

Al km 43+985 circa è presente il primo di quattro cavalcavia di progetto, ideato allo scopo di permettere l’attraversamento di una viabilità secondaria esistente; la stessa poi, dopo essere sfociata nella viabilità vicinale con un’intersezione a raso, prosegue assestandosi sul lato destro del tracciato.

Dopo un nuovo graduale affiancamento dell’asse principale al fiume Merse, alla progressiva 44+540 circa si sviluppa lo svincolo del Picchetto, caratterizzato da una rotatoria lato est ed una lato ovest del tracciato, le quali fungono da elemento di raccordo fra le rampe provenienti dell’asse principale e la rete locale di viabilità. La connessione fra i due versanti del tracciato viene garantita mediante il primo dei sottovia presenti nel lotto, che collega così le due rotatorie.

Alla progr. 45+180 il tracciato incrocia quindi l’alveo del fiume Merse: qui è prevista la realizzazione di un nuovo viadotto in acciaio‐calcestruzzo a quattro campate (30‐40‐60‐45) di lunghezza complessiva di 175 m.

La pianta completa del lotto 9
La pianta completa del lotto 9

Subito dopo l’attraversamento del fiume, ha inizio la tratta del progetto caratterizzata dalla presenza delle risaie ambo i lati (dalla progr. 45+800 alla progr. 47+240): la loro struttura ed il loro funzionamento, caratterizzato da una serie di terrazzamenti ed argini che ne permettono la suddivisione e la gestione idraulica, vengono mantenuti nei tratti in rilevato dalla scarpata stradale stessa, mentre nei restanti casi mediante la profilatura di nuovi argini. Questi sono già stati in gran parte realizzati.

Al km 48+480, dopo avere garantito l’accesso all’esistente area di servizio situata sul versante est del tracciato, sullo stesso lato si sviluppa una viabilità comunale che, fatta eccezione per un primo breve tratto, si attesta come complanare dell’asse principale per quasi un 1,5 km.

All’interno della zona delle risaie, alla progr. 47+010, si sviluppa quindi lo svincolo Fontazzi, caratterizzato da un’unica rotatoria lato est e da un sottovia attraverso il quale le rampe del lato ovest sono connesse alle viabilità sul lato opposto.

Da un punto di vista altimetrico, il tracciato inizia quindi a innalzarsi seguendo il più possibile il terreno esistente, e dopo aver attraversato un’ampia zona boschiva, raggiunge la sua massima quota in prossimità della progr. 49+026; esso poi discende nella piana situata più a nord, nella quale è prevista la realizzazione di due nuovi cavalcavia, il primo alla progr. 50+863, e l’altro alla progr. 52+111.

Il secondo in particolare, denominato “Agricola Merse”, permette la connessione del borgo Filetta e della località Bagnaia rispettivamente con la rete stradale esistente situata sul lato est ed ovest del tracciato.

A partire da questo punto, su ambi i lati dell’asse principale si attestano due viabilità complanari che rimangono in affiancamento fino alla progr. 53+280 circa, ove è situato l’ultimo svincolo del lotto 9, lo svincolo Ponticini. Anche questo, come già quello del Picchetto, è caratterizzato da due rotatorie collocate sui due versanti del tracciato, le quali fungono da elemento di raccordo fra le rampe provenienti dell’asse principale e la rete di viabilità locali.

La connessione fra i due versanti del tracciato viene in questo caso garantita mediante l’ultimo cavalcavia, situato alla progr 53+126. L’intervento termina alla progr. 53+400, fatta eccezione per un breve tratto di ricucitura che lo ricollega al lotto successivo.

 

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