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Nasce l’infopoint per le tartarughe marine

Al porto di Castiglione della Pescaia inaugurata l’iniziativa di TartAmare: alla darsena comunale un grande cartello spiega le buone pratiche per non mettere in pericolo i rettili
Il taglio del nastro dell’infopoint

CASTIGLIONE DELLA PESCAIA. All’ingresso della darsena comunale, l’associazione TratAmare ha installato un grande cartello informativo, chiaramente visibile a tutti i diportisti e in generale ai frequentatori del porto, sia turisti che residenti: un infopoint per fornire importanti informazioni sui principali elementi che stanno mettendo a rischio la sopravvivenza delle tartarughe marine.

Al Cvcp, presenti la sindaca Elena Nappi, la responsabile scientifica dell’associazione Luana Papetti e l’assessore al Turismo della Regione Toscana Leonardo Marras, la cerimonia di presentazione.

Il progetto di TartAmare

Nel 2021 TartAmare ha vinto un finanziamento da parte di Tuscany Environment Foundation (Tef), fondazione promotrice di iniziative di conservazione e dedicata al sostegno di organizzazioni e associazioni locali impegnate nella salvaguardia e ripristino dell’ambiente in Toscana, tramite il quale è stato deciso di realizzare degli infopoint con pannelli informativi sulle tartarughe marine da collocare nei principali porti della Maremma ed il Comune di Castiglione della Pescaia ha accolto con entusiasmo l’iniziativa.

La conferenza di TartAmare al Cvcp

Le parole della sindaca Nappi

«TartAmare – ha detto Nappi – assiste e segue tutte le  fasi che vanno dalla nidificazione alla schiusa e all’ingresso in mare dei piccoli di eventuali nidi deposti da questo animale sulla costa, ma assieme a noi ha portato avanti nel tempo anche un’importante azione di educazione e sensibilizzazione al rispetto dell’ambiente. Ormai da anni i volontari di TartAmare sono presenti all’interno della nostra Green Beach nell’arenile di levante e attraverso una comunicazione diretta sensibilizzano castiglionesi e turisti con una serie di iniziative dove le tartarughe marine ed i loro nidi sono le protagoniste. Da quest’anno inoltre, c’è un infopoint anche nella pineta di Punta Ala, dove vengono realizzati laboratori, momenti educativi ed informativi per appassionati e turisti – ha concluso la sindaca – che frequentano il litorale puntalino e dove presto sorgeranno veri e propri percorsi ambientali dedicati alle api, alle orchidee selvatiche, oltre che agli animali marini e alle specie arboree».

Il Comune sempre in prima fila in tema ambientale

Castiglione della Pescaia dal 2013 fa parte del Santuario dei cetacei denominato “Pelagos” e da allora il Comune ha partecipato attivamente attraverso prestigiose sinergie con diverse associazioni ambientaliste a tante iniziative, in particolare con TartAmare, trovando sempre volontari disponibili alla vigilanza quando sono state scoperte nidificazione di Caretta caretta negli arenili castiglionesi.

«La sensibilità su questi argomenti – ha sottolineato ancora la sindaca Nappi – sta producendo l’effetto sperato, una maggiore attenzione sulle problematiche ambientali e l’essere stati scelti per ospitare un infopoint da parte di un’associazione così importante come tartAmare è un grande successo di questa amministrazione e mia personale, che negli scorsi dieci anni ho seguito in prima persona le politiche ambientali del Comune».

TartAmare al Cvcp

Le finalità di TartAmare

Come centro di primo soccorso per tartarughe marine, TartAmare si trova spesso a soccorrere gli animali che vengono rinvenuti spiaggiati o intrappolati nelle reti.  Quando l’animale reagisce alle cure e riusciamo a riabilitarlo e a liberarlo di nuovo nel suo ambiente naturale – dice la responsabile scientifica del progetto TartAmare, la dottoressa Luana Papetti – è sempre una grande vittoria. Ma in realtà la prima vera vittoria la otteniamo quando riceviamo la telefonata di persone che ci segnalano la presenza di una tartaruga in difficoltà, o di pescatori che ci avvertono di averne trovata una intrappolata nella propria rete. Questo infatti è uno dei momenti in cui ci rendiamo conto di quanto sia fondamentale il nostro lavoro di sensibilizzazione, informazione e educazione ambientale, che viene svolto durante tutto l’anno e rivolto a vari target: balneari, capitanerie di porto, pescatori, turisti, residenti e scuole di ogni ordine e grado».

L’operato di TartAmare coinvolge anche la fase riproduttiva dei rettili tramite la ricerca, la messa in sicurezza, l’assistenza alla schiusa e lo studio di eventuali nidi deposti nel nostro litorale. Anche in questo ambito la sensibilizzazione si rivela una fase fondamentale del nostro lavoro; TartAmare organizza infatti eventi di formazione per balneari, addetti alla pulizia delle spiagge e frequentatori dell’arenile, nel corso dei quali si illustrano nozioni base sulla biologia delle tartarughe marine e importanti informazioni riguardo all’individuazione di possibili nidi e alla loro tutela. Il livello di cooperazione raggiunto con le istituzioni locali, pescatori e, in generale chi lavora a diretto contatto con il mare e la spiaggia, deve essere dunque motivo d’orgoglio.  

Il Tef

Tef ha capito perfettamente l’importanza che l’educazione ambientale e la sensibilizzazione rivestono nel progetto di TartAmare, e grazie al suo contributo sta aiutando l’associazione a portare avanti questo aspetto con ancora maggiore forza, partecipando anche in prima persona; uno dei fondatori di Tef, Edward Cutler, ha infatti personalmente curato la traduzione in inglese dei pannelli dell’Info Point, traduzione a cui è possibile accedere inquadrando un QR Code presente sul pannello stesso.

«Il Tef ha come scopo principale quello di sostenere progetti volti a migliorare l’ambiente e supporta attività che portino rinnovamento economico e sociale alle comunità locali – spiega Flavio Monti di Tef – con particolare attenzione per le generazioni future. TartAmare con le sue attività di monitoraggio è una forte componente di educazione ambientale, e rappresenta un buon modello in questo senso. La fondazione ha per questo deciso di sostenere il lavoro di TartAmare e promuoverne le attività. Gli infopoint saranno sicuramente utili a coinvolgere e ad informare i cittadini locali sulla vita delle tartarughe marine e, al tempo stesso, aiuteranno a una maggiore attenzione sulle attuali problematiche degli ecosistemi marini oltre a promuovere pratiche alternative più sostenibili».

Il plauso del presidente di TartAmare Petri

«È stato importantissimo per noi essere scelti da Tef – dice Davide Petri, presidente di TartAmare aps – in quanto la fondazione, grazie al suo contributo, ci ha permesso di migliorare, non solo la nostra attività di educazione ambientale, ma anche la parte più operativa del nostro operato, aiutandoci a implementare la nostra attrezzatura con strumenti nuovi e più efficaci».

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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