Musica fino a tarda notte e degrado in strada. La rabbia dei residenti | MaremmaOggi Skip to content

Musica fino a tarda notte e degrado in strada. La rabbia dei residenti

Residenti esasperati in via Muzio Scevola tra schiamazzi notturni e chiamate alle forze dell’ordine. Un abitante: «Vorremmo un po’ di pace»
Nella prima foto un uomo che fa i propri bisogni nella siepe
Nella prima foto un uomo che fa i propri bisogni nella siepe

GROSSETO. Musica a tutto volume, persone che urinano nei cespugli e la rabbia dei residenti del quartiere.

È ciò che da mesi accade in via Muzio Scevola, una situazione che ha stancato molti abitanti della zona.

«Un’attività ha cambiato gestione e da allora ci sono sempre ubriachi per le strade, con musica fino anche alle 2.30 del mattino – racconta un residente – Capisco i permessi e che l’attività debba lavorare, ma così è troppo. Vorremmo qualche controllo in più: in centro ci sono pattuglie ed Esercito, e sarebbe utile che a volte passassero anche qui».

Schiamazzi e discussione nella notte

Dopo quelle notti, la mattina nella via e nella piccola piazzetta restano a terra bottiglie di vetro e mozziconi.

«Ho parlato con il titolare: mi ha detto che avrebbe fatto più attenzione e che aveva i permessi per la musica fino a mezzanotte. Per un periodo le cose sono migliorate, ma ora, anche se capita meno spesso, continuiamo a chiamare le forze dell’ordine – prosegue il residente – Facciamo segnalazioni su segnalazioni. Non chiediamo che non facciano più musica o che chiudano, vorremmo solo un po’ di tranquillità la notte».

La conformazione della piazzetta crea un effetto rimbombo che amplifica rumori e voci, rendendo impossibile ignorare la confusione anche per chi vive nelle vie vicine.

«Per tutta l’estate abbiamo segnalato tutto a polizia e carabinieri, che sono sempre intervenuti. Ma la sera dopo era la stessa situazione. Abbiamo inviato una Pec al Comune di Grosseto, da cui però non abbiamo ricevuto risposta – conclude il residente – Non si tratta di risse o episodi gravi, ma vorremmo più pace e meno schiamazzi. Le discussioni nascono perché giocano a carte. Siamo stanchi, chiediamo solo un po’ di silenzio».

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