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Muore, il medico non si presenta: intervengono i carabinieri

Alla vedova, per poter portare la salma del marito all’obitorio, serviva il certificato di morte: la Procura ha disposto il trasporto ma ha messo la salma sotto sequestro. Il medico si è presentato dopo essere stato chiamato dai militari
Una pattuglia dei carabinieri
Una pattuglia dei carabinieri

ROCCASTRADA. È morto nel suo letto, ucciso da un infarto. E sua moglie, che ha scoperto il corpo del marito ormai esanime questa mattina, mercoledì 29 novembre, lo avrebbe voluto soltanto piangere, all’obitorio, in attesa del funerale che avrebbe organizzato in giornata. Invece, ha dovuto chiamare i carabinieri e ora, il corpo del marito è all’obitorio, sotto sequestro.

Perché il medico di famiglia, avvisato subito del decesso dell’uomo, ha detto alla vedova che non sarebbe potuto andare a redigere il certificato di morte fino al pomeriggio

Il medico non si presenta

La donna, alle 8,30 circa di mercoledì 29, è entrata in camera e ha trovato il marito, un uomo di 79 anni, morto nel loro letto. La prima cosa che ha fatto è stata dare l’allarme al 118, nel disperato tentativo di salvargli la vita

L’uomo soffriva di alcune patologie e probabilmente ad ucciderlo è stato un infarto. 

Non ci sarebbe stato bisogno dell’intervento né delle forze dell’ordine e nemmeno della Procura. Ma l’ambulanza, arrivata a casa della coppia, non aveva il medico a bordo e quindi, per ottenere il certificato di morte, obbligatorio per permettere all’agenzia di onoranze funebri di rimuovere la salma dell’uomo, la vedova ha chiamato il suo medico di famiglia

«Posso venire solo dopo le 14,30», ha risposto il medico. Sei ore, durante la quali la donna avrebbe dovuto lasciare suo marito nel loro letto senza che nemmeno il personale delle onoranze funebri potesse fare nulla. 

La vedova, disperata, si è quindi consultata con un’amica che le ha suggerito di chiamare i carabinieri. 

Il medico arriva solo dopo l’intervento dei carabinieri

Una pattuglia della stazione di Roccastrada è andata subito a casa della coppia: la vedova era disperata, non sapeva come fare a risolvere la questione. I militari hanno avvisato la Procura: il sostituto procuratore Giovanni De Marco, ha disposto il trasporto della salma del 79enne all’obitorio del Misericordia. 

Domani, giovedì 30 novembre, verrà fatta la ricognizione cadaverica, poi la salma sarà restituita ai familiari dell’uomo.

I militari hanno chiamato il medico di famiglia del 79enne, che solo alle 12,25, quasi due ore dopo che il magistrato aveva dato il nullaosta all’impresa funebre La Pace di portare la salma all’obitorio, ha rilasciato il certificato di morte

Il corpo dell’uomo, fino a domani quindi, resterà a disposizione della Procura. Sul fatto che sia morto di morte naturale, non c’è alcun dubbio: l’unico ostacolo, nel suo ultimo viaggio, è stato rappresentato da un certificato che non c’era. 

 

Autore

  • Francesca Gori

    Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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