Muore a 75 anni l'imprenditore amato dagli stilisti | MaremmaOggi Skip to content

Muore a 75 anni l’imprenditore amato dagli stilisti

Adriano Dorini aveva imparato a cucire da bambino a Petricci: era un sarto dalle mani d’oro. Negli anni ’80 aveva aperto la sua fabbrica a Grosseto e lavorava per i grandi nomi della moda. Grande tifoso del Grosseto, lascia la moglie, la figlia e l’amata nipotina
L’imprenditore Adriano Dorini

GROSSETO. Aveva appena 10 anni quando, per la prima volta, è entrato nella bottega del sarto di Petricci, nel comune di Roccalbegna, per imparare il mestiere. Un lavoro che ha accompagnato tutta la vita di Adriano Dorini: in casa, per tutti, era “l’aggiustatore”.

La sua prima qualità era la precisione, quasi maniacale. Una qualità che lo ha lanciato nel firmamento della moda, tra i grandi marchi che hanno scelto il suo opificio, aperto negli anni Ottanta in via Ambra, per realizzare i pantaloni da uomo che facevano parte delle loro collezioni.

Ferragamo, Armani, una giovanissima Patrizia Pepe all’inizio della sua carriera: sono solo alcune delle case di moda che avevano scelto di affidarsi alla qualità di Dorini e delle sue dipendenti, una ventina di donne, che anche dopo la chiusura della fabbrica, nel 2001, sono rimaste vicine all’imprenditore. «Quando babbo è stato male – dice la figlia Giulia – ci hanno dato la loro disponibilità per aiutarci, tanto gli erano affezionate». 

Addio all’imprenditore appassionato e onesto

Imprenditore appassionato e onesto, Adriano Dorini se n’è andato martedì 14 maggio, ucciso da una terribile malattia. Era ricoverato nel reparto di leniterapia dell’ospedale di Grosseto. 

Nel 1970, un decennio prima di aprire la fabbrica che portava il suo nome nella zona artigianale nord di Grosseto, aveva sposato il grande amore della sua vita, Susanna Bucci. Poi era nata loro figlia Giulia.

Dopo aver messo su un laboratorio a Buriano, Dorini aveva deciso di ingrandire la propria attività e aveva fatto il passo che lo aveva poi portato a diventare un affermato imprenditore in un settore che lo ha visto sempre come protagonista: quello della moda. 

Fino al 2001 dalla fabbrica di via Ambra sono uscite le più belle collezioni di moda maschile firmate dalle grandi griffe. L’imprenditore aveva imparato l’arte del cucito da bambino, nel borgo che amava tanto, a Petricci, dov’era nato. Poi aveva studiato alla scuola di modellismo di Campo dei Fiori e aveva imparato a gestire tutta la filiera, dalla nascita dell’idea al capo finito. Una capacità che pochi hanno, nel settore della moda. 

Il rigore morale e il tifo per il Grosseto

Rigoroso, attento, serio, a tratti quasi burbero. Ma con un cuore enorme e con un’onestà che è stata sempre apprezzata da chiunque avesse a che fare con lui. A partire dalla sue dipendenti che gli sono rimaste vicine fino all’ultimo. 

«Quando ero piccola – ricorda la figlia Giulia – babbo diceva sempre: “prima si pagano i dipendenti, poi ti compro la Barbie”. E con questi valori mi ha fatto crescere». Valori che hanno fatto entrare e soprattutto restare Dorini nei cuori di chi ha lavorato per lui. 

Nonno innamorato della sua nipotina Vittoria, l’imprenditore aveva una grande passione per il calcio ed era tifoso del Grosseto. Lavoratore instancabile, era impegnato nelle iniziative di solidarietà dell’Anap, l’Associazione nazionale anziani e pensionati di Confartigianato di cui era socio. 

«Ci preme ringraziare il reparto di leniterapia per la professionalità e l’umanità – dice ancora la figlia – e l’associazione Humanitas, che ha accompagnato babbo durante le sue cure».

La morte di Dorini, lascia un grande vuoto nei familiari e nei tanti amici che gli sono sempre rimasti accanto.

La salma è ora alla Casa funeraria Rocchi, in via dell’Olocausto, 15. Mercoledì 15 maggio alle 16, saranno celebrati i funerali alla chiesa di Sterpeto. La famiglia chiede che il caro Adriano non venga omaggiato con i fiori, ma ricordato con opere di bene. 

Autore

  • Francesca Gori

    Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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