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Una vita dedicata alla meraviglia del mare

Tragedia a Porto Ercole: ecco chi è l’uomo, subacqueo esperto, morto a 42 anni durante un’immersione. Lavorava per la Fao a Roma ed era un ricercatore del mondo marino
Ziad Samaha, nel riquadro e durante un’immersione

PORTO ERCOLE. Era uscito con il gommone per fare un’immersione a Giannutri quando qualcosa non è andato nel verso giusto. L’uomo, un quarantaduenne originario del Libano, è stato colto da un malore durante la risalita.

Gli amici che erano sul gommone con lui hanno subito dato l’allarme: i soccorritori sono arrivati con Pegaso, ma i tentativi di rianimazione non sono bastati a salvargli la vita.

La tragedia si è consumata venerdì 21 aprile, nel pomeriggio. Il quarantaduenne, subacqueo esperto, sarebbe risalito troppo velocemente.  

La salma è stata portata all’obitorio dell’ospedale San Giovanni di Dio.

Tutta la vita a studiare il mare

Sul suo profilo di Facebook, Ziad Samaha parlava di sé presentandosi come cittadino del pianeta blu. Il mare era la sua casa, era la sua pace, era la sua vita. Consulente della Fao, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, il quarantaduenne lavorava a Roma da anni. E portava avanti le sue ricerche, condotte sui fondali di mezzo mondo. 

In Libano, suo paese d’origine e negli altri Paesi del Mediterraneo, Italia compresa. Nel 2022 aveva pubblicato come co-autore il frutto di una ricerca sul campo fatta sui pesci più comuni nel Mediterraneo dell’Est, fuori dalla costa del Libano, appunto, catalogando i loro ambienti naturali, le abitudini, e le specie a rischio conservazione. 

Appassionato di subacquea da sempre, il 42enne stava facendo un’immersione tecnica nelle acque al largo di Porto Ercole. Immersione con il rebreather,  la speciale apparecchiatura che permette di respirare indipendente dall’ambiente circostante che permettono, quelli a circuito chiuso, di scendere anche fino a 100 metri. Immersioni da professionisti. 

Tradito durante la risalita

Samaha era sceso in acqua con alcuni amici, usciti con il gommone, per un’immersione di fronte a Porto Ercole. Conosceva bene i fondali dell’Argentario, dove si immergeva spesso. 

Qualcosa però, nel pomeriggio di venerdì 21 aprile, è andato storto: il quarantaduenne, studioso del mondo marino, si sarebbe sentito male durante la risalita. Gli altri subacquei che erano con lui hanno dato subito l’allarme e lo hanno portato a terra, dove il personale del 118 ha tentato di rianimarlo a lungo sulla banchina Marinai d’Italia. Alle 16.50, i sanitari si sono dovuti fermare e constatare la morte dell’uomo

È intervenuta anche la guardia costiera che lo ha identificato: la salma è stata poi affidata alle onoranze funebri Babbanini, per il trasferimento all’obitorio dell’ospedale San Giovanni di Dio di Orbetello. È stata avvertita la Procura, che potrebbe disporre l’autopsia sul corpo del 42enne. 

 

 

 

 

Autore

  • Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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