Movida in "salitina": decine di chiamate alla municipale | MaremmaOggi Skip to content

Movida in “salitina”: decine di chiamate alla municipale

Anche a Castiglione della Pescaia monta la protesta dei residenti: «Ora basta, serve il rispetto anche per chi in questa via ci abita tutto l’anno»

CASTIGLIONE DELLA PESCAIA. La guerra ai rumori e alla movida notturna scoppia anche a Castiglione. Ormai da settimane ad essere presa di mira è via Celso Camaiori, conosciuta da tutti come la “salitina” visto che la strada porta verso il borgo medioevale, nel centro del paese.

Alcol e schiamazzi: il degrado è qui

Molti residenti non ce la fanno più e hanno deciso di chiamare costantemente i vigili urbani ad una certa ora della notte: la musica, il rumore del vociare che per chi lo deve subire diventa un ronzio talmente fastidioso da non uscire più dalle orecchie, e più in generale la maleducazione regna incontrastata, creando anche un danno d’immagine agli stessi gestori dei locali. In via Camaiori infatti, in poche decine di metri c’è praticamente di tutto: negozi storici che però verso mezzanotte chiudono, e poi alcuni pub, bar e ristoranti. Facile immaginare che quando iniziano le ore piccole basta poco per far diventare la salitina un luogo senza regole, dove davvero la movida impazza.

Il passeggio della sera in via Celso Camaiori prima della movida

Alcuni residenti raccontano che quando tornano a casa dopo rientrando a casa dopo il lavoro, non riescono nemmeno varcare il portone. Ragazzi e ragazze bivaccano indisturbati, e forse con i fumi dell’alcol in corpo, se la prendono con gli stessi proprietari.

«Vi invito a venire nel mio appartamento dopo l’una di notte e guardare dalla finestra – dice una donna che ci abita da tempo – non è immaginabile le scene che si possono vedere. E non mi riferisco solo alla musica, ma quello che succede in mezzo alla strada, alla vista di tutti».

L’amministrazione comunale da inizio mese si è affidata ai vigilantes notturni come deterrente, ma la situazione a detta di molti è diventata ormai insostenibile.

Tutti chiedono un giro di vite, per ripotare la movida ad avere almeno qualche regola di comportamento civile, un compromesso. Tutti – sottolineano i residenti – abbiamo il diritto di dormire, capiamo benissimo chi lavora, ma serve il rispetto e la volontà di affrontare i problemi».

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