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In Maremma un monumento a Juliane Assange

Lo hanno realizzato Maurizio Cont e Gianmarco Serra. Per un mese in Maremma, il monumento sarà poi accolto dal Comune di Priero in Piemonte
Il monumento a Julian Assange al Botanical Dry Garden
Il monumento a Julian Assange

GROSSETO. «La menzogna è la malattia. La verità è la cura». È lo slogan che meglio di mille altre parole sintetizza il contenuto del monumento a Julian Assange, il giornalista e attivista australiano co-fondatore di WikiLeaks, che sarà inaugurato domenica 17 ottobre alle 11, al Botanical Dry Garden, sulla strada provinciale 160 Amiatina, tra Albinia e Magliano in Toscana.

L’installazione è opera di Maurizio Cont, artista e grafico originario di Bolzano, maremmano d’adozione, con la collaborazione del regista Gianmarco Serra e fa parte di un percorso in omaggio alla controversa figura di Assange, in carcere in Inghilterra dal 2019, e alla sua vita «sospesa per la verità, simbolo di libertà di pensiero e parola». spiega Cont. Un percorso per la promozione di una costituzione europea laica e democratica, della quale fa parte un concerto-performance che si è tenuto Natale 2019 a Saturnia, con il contributo di Carlo Pascucci e Aldo Cavoli. intitolato “Julian Assange come Giordano Bruno?”

Il monumento ad Assange

Il monumento è costituito da una stele di ferro e plexiglass che si innalza per sette metri, attraversando una gabbia colorata. Sulla stele, tra due pezzi trasparenti di plexiglass, è scritto il nome Julian, che la trasparenza del materiale fa sembrare, appunto, sospeso. I colori delle sbarre che “ingabbiano” il nome di Assange sono quelli Google, così come la posizione delle lettere è un gioco tra il nome del giornalista e quello del motore di ricerca, che potrebbe essere uno strumento di libertà, ma che non lo è.

L’installazione rimarrà in Maremma per alcune settimane, per poi trovare la sua definitiva collocazione nel comune di Priero, in provincia di Cuneo, grazie alla disponibilità del sindaco, Alessandro Ingaria, che l’ha voluta nel proprio territorio. «L’idea dello spostamento – aggiunge Maurizio Cont – è un omaggio al movimento e alla libertà, come al coraggio e all’indipendenza delle idee di Assange.

Maurizio Cont e Gianmarco Serra davanti al monumento
Maurizio Cont e Gianmarco Serra davanti al monumento

Insieme a Luca Agostini, alle Officine dei fratelli Albertazzi e il Comune di Priero, vogliamo mandare a Julian un segnale di vicinanza. A chi, invece, oggi rappresenta il potere in chiave seicentesca e vigliacca, vogliamo dire che Assange non è solo. Lo sostengono persone in tutto il mondo che ne condividono lo spirito e le idee. Lui ha fatto una cosa importantissima e grandiosa, da cui i mediocri prendono le distanze e con questo monumento, vogliamo celebrarlo “da vivo”, con l’augurio che l’opera sia di stimolo ad altre città ed entità che ne vogliano seguire l’esempio», conclude Cont.

 

 

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