Montieri, chiama il 112 per suicidarsi: salvato dai carabinieri con l’ascolto | MaremmaOggi Skip to content

Montieri, chiama il 112 per suicidarsi: salvato dai carabinieri con l’ascolto

Una telefonata senza nome, la corsa contro il tempo e le parole giuste: così i carabinieri hanno evitato una tragedia
I carabinieri salvano un giovane che voleva suicidarsi
I carabinieri salvano un giovane che voleva suicidarsi

MONTIERI. A volte non servono sirene, né manette. A volte bastano le parole giuste, il tempo dell’ascolto e la certezza di non essere soli.

È una storia che arriva da Montieri, una storia silenziosa e potente, risoltasi senza clamore ma con un finale che restituisce fiducia. Protagonisti sono i carabinieri di Montieri e Massa Marittima, che ieri mattina, giovedì 18, hanno salvato un giovane grazie all’umanità, alla conoscenza del territorio e alla capacità di stare accanto a chi è in difficoltà.

La telefonata al 112 e la paura di non farcela più

Era mattina quando un uomo di circa trent’anni ha chiamato il 112, dichiarando all’operatore di centrale di avere intenzione di togliersi la vita.

Non ha lasciato il nome, né altri riferimenti. Subito dopo, ha interrotto la chiamata.

Una situazione delicatissima, che avrebbe potuto trasformarsi in tragedia nel giro di pochi minuti.

La corsa contro il tempo e l’intuito dei carabinieri

L’operatore della centrale operativa si è immediatamente confrontato con i carabinieri della stazione, avviando in parallelo le procedure per la localizzazione dell’utenza telefonica da cui era partita la chiamata.

I dati tecnici, incrociati con l’intuito e la profonda conoscenza del territorio di un sovrintendente esperto e attento alla popolazione locale, hanno permesso di restringere rapidamente il campo delle ricerche.

Poco dopo, il giovane è stato rintracciato.

Seduto vicino al cimitero, con lo sguardo perso

Il trentenne si trovava nei pressi di un cimitero, seduto a terra, le mani tra i capelli, lo sguardo fisso nel vuoto.

Un’immagine che raccontava più di mille parole.

I carabinieri si sono avvicinati con calma, senza forzature. Lo hanno ascoltato a lungo. Il ragazzo parlava di stanchezza, di assenza di prospettive, di una vita che non riusciva più a vedere come possibile.

«Non sei solo»: il valore dell’ascolto e dell’umanità

I militari non lo hanno mai lasciato solo.

Con pazienza, comprensione e umanità, hanno continuato a parlargli, rassicurandolo, facendogli sentire che qualcuno era lì per lui, pronto ad aiutarlo.

Gli hanno spiegato che una soluzione era possibile, che esistono persone e percorsi in grado di sostenere chi attraversa momenti così difficili.

Parole semplici, ma vere. Parole che hanno fatto breccia.

Il lieto fine: accetta l’aiuto dei sanitari

Alla fine, il giovane ha trovato la forza di reagire.

Si è convinto ad affidarsi alle cure dei sanitari, già nel frattempo allertati, accettando l’assistenza necessaria.

Una storia che si è conclusa nel modo migliore possibile, grazie a chi ha saputo esserci, prima ancora che intervenire.

Una storia che parla a tutti

Quello accaduto a Montieri ricorda quanto sia fondamentale il ruolo delle forze dell’ordine non solo nella sicurezza, ma anche nella vicinanza alle persone, soprattutto quando si trovano nel momento più fragile della loro vita.

E ricorda a tutti noi che chiedere aiuto, anche con una sola telefonata, può fare la differenza.

Autore

Riproduzione riservata ©

pubblicità

Condividi su

Articoli correlati

© 2021 PARMEDIA SRL – Via Cesare Battisti 85, 58100 – Grosseto – P.I.V.A. 01697040531
Tutti i diritti riservati.