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Monte Amiata, campo scuola aperto. Si scia nel week end

Con grande sforzo gli operatori del Monte Amiata sono riusciti a mantenere la neve. Ma la mancanza di acqua è un problema
Piccoli sciatori al campo scuola Jolly sul Monte Amiata
Piccoli sciatori al campo scuola Jolly sul Monte Amiata

MONTE AMIATA. Pur con immensa fatica da parte degli operatori, ma sabato 3 e domenica 4, e anche tutta la prossima settimana, il campo scuola Jolly delle Macinaie sarà ancora aperto. Anche se l’acqua è finita. E senza acqua non si fa la neve.

In mezzo alle tante polemiche e alle problematiche che alimentano, in questi giorni, le cronache  sul problema dell’impianto di innevamento che rifornisce di acqua, totalmente il versante senese e parzialmente il versante grossetano (quando termina l’acqua dell’invaso di Pratolungo di proprietà del Comune di Castel del Piano ed in concessione alla Società ISA), c’è una storia diversa fatta di uomini, operatori ed amministratori di buona volontà.

Attualmente, l’impianto Lago Verde – Invaso Marsiliana, di proprietà dell’Unione dei Comuni Amiata Val d’Orcia è fermo ed inutilizzabile, per i noti e conosciuti problemi legati alla mancanza di manutenzioni straordinarie ed altre formalità burocratiche che ne rendono inutilizzabile l’uso necessario e indispensabile in questi periodi, avari di neve, ma che hanno concesso alcune finestre temporali di freddo che hanno permesso, al Prato delle Macinaie, l’apertura del Campo scuola del Jolly.

Si sta parlando della vita di molti operatori che legano le loro attività alla presenza della neve e che, ormai da quasi due mesi, sono fermi ed in attesa. In attesa che il tempo disponga una bella nevicata visto che l’uomo non propone e non dispone….

Un impianto e un consorzio, la storia

Questa è la storia dell’invaso di Pratolungo alle Macinaie e dell’impianto di innevamento nel Comune di Castel del Piano.  E del Consorzio Amiata Sviluppo.

Il Comune di Castel del Piano e la Società ISA (esercente gli impianti di risalita del Comune di CdP) hanno sempre collaborato per interventi e progetti sinergici rispetto allo sviluppo del territorio delle Terre Alte dell’Amiata. Risale al 1995 la prima “tappa” che vide nascere, su spinta ed indicazioni della Regione Toscana, un Consorzio a maggioranza comunale (60% Comune di CdP e 40% soc. ISA) con cui furono realizzate, per quel periodo, grandi opere come l’invaso di Pratolungo, le due stazioni di pompaggio (una presso l’invaso ed una alle Macinaie sotto la stazione di partenza della seggiovia) le cabine elettriche, tutti i manufatti necessari e le linee elettriche e condotte dell’acqua lungo la pista Panoramica e il campo scuola del Jolly.

Per quei tempi, sicuramente una grande opera e una grande collaborazione che ha visto i due protagonisti confrontarsi sempre costruttivamente per quasi trent’anni, condividendo, gioie e dolori della montagna, con tante decisioni e confronti durante i CdA del Consorzio.

Una collaborazione che, seppur cambiando varie amministrazioni, con sindaci diversi, non è mai venuta meno ed anche oggi, sia l’amministrazione comunale, la Società ISA e tutti gli operatori dei Poli Macinaie e Contessa, sono in prima linea per affrontare i problemi legati al cambiamento climatico con progettualità che vadano oltre la neve verso nuove frontiere del turismo come il turismo del benessere, le bike declinate in tutte le direzioni che questa montagna e questo territorio può accogliere e soprattutto con un occhio attento alla sostenibilità ambientale.

Un incontro per una nuova progettualità

In questi anni di covid, di cambiamento climatico di mutati interessi ed attrattive turistiche è nato un nuovo paradigma che si è allargato, spontaneamente, anche agli altri operatori dei poli Macinaie e Contessa: progettare il  futuro e quello della montagna tenendo conto che qualcosa è mutato e che – dicono dall’Amiata – «Non possiamo accanirci contro una situazione che è più grande e più forte di noi».

«La nuova progettualità già, per molti interventi, cantierata e in fase di realizzazione verrà illustrata dall’amministrazione comunale di Castel del Piano agli operatori durante l’incontro che si terrà nei prossimi giorni».

«Ci piace ribadire che, ad oggi, pur consapevoli del problema dell’impianto di innevamento fermo ed inutilizzabile per il versante senese, che ci coinvolge tutti in prima persona e ci sprona tutti a ricercare una rapida soluzione, il Comune di CdP non ha “titolarità” in questo impianto».

«Il Consorzio Amiata Sviluppo e i suoi partecipanti, in primis l’amministrazione comunale di Castel del Piano, hanno cercato (con i propri mezzi e le proprie titolarità) di fare il massimo. Prova ne è gli interventi effettuati sul campo scuola Jolly e le altre aree in zona Macinaie… fino a esaurimento acqua».

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