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Molestati con la testa di un cinghiale in putrefazione

Non sopportava i gatti dei vicini che gestiscono una colonia felina: prende a calci le ciotole e li minaccia con il gesto del taglio della gola. Chiesto il rinvio a giudizio
Il tribunale di Grosseto

MASSA MARITTIMA. Non c’erano né lenzuola dorate, né il letto imperiale nel quale stava dormendo il produttore Jack Woltz, ma un gazebo in un giardino. Però la scena della testa di cavallo tagliata e messa tra le lenzuola insanguinate nel film “Il Padrino”, capolavoro di Francis Ford Coppola, deve essere stata ben presente nella testa del 34enne accusato di stalking nei confronti dei vicini di casa. 

A gennaio dell’anno scorso, sarebbe stato lui infatti, a mettere la testa mozzata di un cinghiale sotto un gazebo, rivolta verso la casa dei vicini, già in putrefazione. 

Uno spettacolo raccapricciante. 

La lite con i vicini per i gatti

Cinque mesi di molestie, subite da una coppia che vive poco distante da Massa Marittima. Per questo il sostituto procuratore Carmine Nuzzo ha chiesto il rinvio a giudizio dell’uomo, per il reato di stalking. 

Ogni giorno, tutte le volte che i vicini uscivano di casa, si sentivano urlare dietro minacce e insulti, mimando il gesto del taglio della gola

Il trentaquattrenne, difeso dall’avvocato Christian Sensi (in aula l’avvocata Francesca Carnicelli) a gennaio dell’anno scorso aveva lasciato la testa del cinghiale in putrefazione, completamente ricoperta di mosche e insetti sotto a un gazebo, rivolta verso l’abitazione dei vicini. Ce l’aveva lasciata per giorni, prima di farla sparire. 

Pochi giorni dopo invece, si era messo a inveire contro il vicino, dopo aver preso a calci le ciotole dei gatti della colonia felina curata dalla moglie dell’uomo. Erano proprio i gatti a dargli fastidio. Avvicinandosi al vicino gli aveva gridato che sarebbe andato in galera ma che una fucilata gliel’avrebbe piantata. 

Gli fa il gesto del taglio della gola davanti ai carabinieri

Esasperati per la situazione che si era creata, i vicini avevano anche chiamato i carabinieri, intervenuti lo stesso giorno. Ma anche di fronte ai militari, il 34enne aveva rifatto di nuovo il gesto del taglio della gola

Gesto che poi avrebbe ripetuto più volte, quando incontrava il vicino. 

Martedì 28 maggio, in tribunale, la richiesta di rinvio a giudizio è stata formulata alla giudice per l’udienza preliminare Cecilia Balsamo. L’udienza è stata rinviata: mancava la notifica all’imputato. 

 

Autore

  • Francesca Gori

    Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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