Miasmi in città, Gori chiede spiegazioni al Comune | MaremmaOggi Skip to content

Miasmi in città, Gori chiede spiegazioni al Comune

Il consigliere dei 5 Stelle presenta una mozione e un’interrogazione. E fa appello al prefetto
Una vasca vicino ad un impianto nella zona di San Martino e Giacomo Gori

GROSSETO. Una mozione e un’interrogazione: dal consigliere del Movimento 5 Stelle, Giacomo Gori, arrivano due atti ufficiali.

Per cercare di dare una risposta ai miasmi che, ogni giorno, appestano gran parte della città.

Gori: «Aria ammorbata da miasmi da troppo tempo»

«Non possiamo scegliere di non respirare – scrive Gori -. L’essere umano, così come tanti altri esseri viventi di questo pianeta, vive grazie a questo gesto naturale, automatico, sganciato dal pensiero razionale della mente. Si respira e basta, senza pensarci. O almeno così dovrebbe essere. Sì, perché a Grosseto respirare è diventato un gesto che invece fa pensare molto, o per meglio dire, fa infuriare molti. L’aria di Grosseto è ammorbata da forti miasmi ormai da diverso tempo, troppo tempo. Anni».

«Tutto è cominciato con l’accerchiamento della città da parte di imprenditori che hanno deciso di investire nel settore dei contributi pubblici a pioggia, realizzando impianti per la produzione di biogas. Quello era ed è un odore ormai familiare, tipicamente associabile a quelle sostanze organiche in fase di degradazione, di trasformazione attraverso processi di fermentazione».

«Ma ultimamente, l’aria che si respira in città non è caratterizzata più soltanto da quel fetore di campagna tipicamente frequentata da ruminanti divenuti tecnologici, divenuti dei palloni gonfiati, no. I miasmi che arrivano in città da qualche mese sono olfattivamente diversi; difficilmente identificabili, molto più fastidiosi. E non sapendo da cosa sono provocati, non sappiamo neppure da cosa sono composti».

«E questo inquieta, porta ansia e preoccupazione, soprattutto perché, appunto, non possiamo fare a meno di respirare. E dalle istituzioni? Silenzio. Ancora più preoccupante». 

«Quando si arriva ad essere svegliati alle due di notte da un fetore insopportabile a tal punto da essere costretti a chiudere tutte le finestre, è chiaro che siamo di fronte ad un grave problema, oppure no? E come tutti i problemi, se non li prendi di petto, con conoscenza, competenza e determinazione, non li risolvi». 

Miasmi, un’interrogazione e una mozione

«In qualità di consigliere comunale, giustamente sollecitato da diversi miei concittadini, ho provveduto a presentare due atti di governo: un’interrogazione consiliare ed una mozione». 

«Con l’interrogazione vogliamo acquisire tutta una serie di dati oggettivi necessari a comprendere meglio la natura del problema e le azioni messe in campo dall’amministrazione comunale. Ad esempio, tra le ventidue domande poste al sindaco vi è quella con la quale si intende sapere se le segnalazioni pervenute dai cittadini sono state mappate secondo la cronologia ed i bollettini dei venti prevalenti, oppure se sono state attivate iniziative legate a illeciti commessi». 

«Con la mozione invece, intendiamo chiamare in causa la prefettura attraverso l’organizzazione di un vertice istituzionale che coinvolga tutti gli enti e le istituzioni che, in qualche modo, possano dare un contributo alla risoluzione del problema, come i vigili del fuoco, l’Arpat, l’Asl, la Regione, i carabinieri forestali, la questura e la guardia di finanza».

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Gori: convinto che l’intervento del prefetto risolva il problema

«Il problema delle emissioni odorigene, purtroppo non riguarda soltanto la città di Grosseto, ma è un problema che, in un modo o nell’altro, si presenta in diverse città italiane. Sono convinto che, come già fatto anche in altre province, l’intervento del signor prefetto, di concerto con le forze dell’ordine, gli enti e le istituzioni interessate, possa finalmente dare un contributo fondamentale alla risoluzione di un problema particolarmente sentito dalla cittadinanza di fronte al quale l’amministrazione comunale evidentemente non riesce da sola a dare un contributo determinante ai fini della risoluzione del problema». 

 

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