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Mattia e Leo, la stessa scuola e la stessa passione

Entrambi hanno studiato al Manetti-Porciatti che martedì 4 farà un minuto di silenzio: la mamma di Cappellani è l’insegnante del figlio di Di Marte. Il saluto della scuola e dei maggiaioli: all’obitorio la ricognizione cadaverica
Un’immagine dell’incidente e, a destra, Leonardo Di Marte e Mattia Cappellani

SCANSANO. È stato un via vai continuo all’obitorio del Misericordia di Grosseto. Familiari, amici, conoscenti. Persone che si sono strette alle famiglie di Leonardo Di Marte e Mattia Cappellani, 38 e 18 anni, che hanno perso la vita nel terribile incidente in moto sulla strada Scansanese, domenica 2 giugno. 

È una processione di dolore e ricordi, di frasi dette con la voce spezzata dal dolore. E anche di incroci del destino, che ha fatto trovare Mattia e Leo sulla stessa strada. Non si conoscevano, i due motociclisti. Ma avevano in comune una grandissima passione, quella per le moto ed entrambi avevano scelto di lavorare come artigiani. Leo nella ditta di impianti elettrici insieme al padre Massimiliano, Mattia con il babbo Gabriello, nell’officina di Pomonte. Voleva fare il meccanico e per questo studiava al Manetti Porciatti. Tra venti giorni, si sarebbe diplomato. La stessa scuola l’aveva frequentata Leonardo Di Marte. E la mamma di Cappellani, Carla, è la maestra del figlio di Di Marte

Incroci che sono normali, nelle piccole comunità come quella di Scansano. Lunedì 3 giugno, all’obitorio del Misericordia, il medico legale farà la ricognizione cadaverica, poi le salme saranno restituite ai familiari

Mattia e il sogno dell’Irlanda

Mattia era uno studente brillante che aveva una grandissima passione, quella per i motori. Aveva già cominciato a sporcarsi le mani nell’officina meccanica del babbo Gabriello, a Pomonte, dove viveva con la compagna del padre, Silvana e le sue due sorelle. 

Tra due settimane si sarebbe diplomato. Poi, per festeggiare il traguardo raggiunto, sarebbe partito per partecipare all’Erasmus in Irlanda

«Con profonda commozione ho appreso la notizia dell’incidente stradale in cui ha perso la vita ieri mattina lo studente Mattia. Ancora una volta la nostra comunità scolastica viene colpita da un tragico lutto che sconvolge e addolora infinitamente tutti noi, che ci ritroviamo a piangere un’altra giovanissima esistenza spezzata». È il dirigente scolastico Claudio Simoni a parlare dopo che, soltanto giovedì 30 maggio, la scuola aveva intitolato la palestra a Riccardo, studente 16enne ucciso da un malore pochi mesi fa. 

Mattia avrebbe dovuto sostenere l’esame di Stato tra poche settimane e poi avrebbe partecipato al programma Erasmus Plus in Irlanda.
«Alla sua famiglia e a tutta la comunità scolastica esprimo la mia partecipe vicinanza – dice ancora Simoni – e invito tutte le classi della scuola all’osservanza di un minuto di silenzio, nel corso della giornata scolastica di domani 4 giugno 2024 alle 12, al fine di manifestare vicinanza alla famiglia, agli amici, ai compagni di scuola e agli insegnanti di Mattia».

Il calcio, le canzoni del maggio e l’amore per Serena e il loro bambino

La moglie Serena e il loro bambino erano il grande amore di Leonardo Di Marte. Le sue grandi passioni, invece, erano le moto e il calcio. Tifoso dell’Inter, il 38enne rimasto ucciso nel terribile schianto sulla strada Scansanese, aveva giocato per anni a Cinigiano, dove ha conosciuto la donna che sarebbe poi diventata sua moglie. 

Sempre con la battuta pronta, sorridente e allegro, Leo, originario della zona di Grancia, faceva parte del Comitato Ottava Zona. E quando arrivava maggio, Leo si metteva il vestito da maggerino e si univa ai suoi Maggiaioli d’Istia, che da domenica piangono la scomparsa dell’amico fraterno. 

Dalle immagini della tragedia a quelle della festa, il passo è breve. Istanti cristallizzati da tre scatti che ricordano i momenti spensierati e belli di una vita, quella di Leonardo Di Marte, il trentottenne morto in sella alla sua moto domenica 2 giugno nell’incidente sulla Scansanese. Tre scatti che gli amici del gruppo dei Maggerini di Istia d’Ombrone vorrebbero che mai scolorissero e con i quali ribadire e gridare un legame, intimo e profondo, spezzato troppo presto da un destino beffardo, cinico e cieco. 

«Ciao Leo ti vogliamo ricordare così, come sempre sorridente, con una battuta per tutti, con la tua voglia di fare festa. Ci lasci vuoti dentro ma con il sorriso nel tuo ricordo. Sei sempre stato testardo nelle tue decisioni ma sempre un grande amico per tutti. I tuoi Giacomo, Renzo, Lorenzo».

 

Autore

  • Francesca Gori

    Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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