Massimo Ricci ai candidati: «Sui rifiuti dite la verità ai cittadini» | MaremmaOggi Skip to content

Massimo Ricci ai candidati: «Sui rifiuti dite la verità ai cittadini»

Massimo Ricci, ex membro del Cda dell’Ato rifiuti, condivide alcune riflessioni e fa un invito alla politica attraverso un suo personale documento
Massimo Ricci e cassonetti dei rifiuti di Sei Toscana
Massimo Ricci e cassonetti dei rifiuti di Sei Toscana

FOLLONICA – Ultimi giorni di campagna elettorale tra iniziative organizzate e diretti “botta e risposta” sui social media. È proprio da quest’ultimi che un ex assessore della passata giunta Bonifazi, Massimo Ricci, ha sentito la necessità di intervenire per dire la sua.

Niente slogan ma provvedimenti strutturali e riforme

Massimo Ricci, che per alcuni anni è stato nel Cda dell’Ato (Ambito territoriale ottimale dei rifiuti, Arezzo-Siena-Grosseto), ha deciso di condividere alcune riflessioni e soprattutto un invito alla politica attraverso un suo personale documento.

«Da oltre 14 anni non ho nessun ruolo nella politica, ma ho sempre seguito, da spettatore, le questioni della gestione dei rifiuti e proprio in questi giorni sono stato stimolato a fare delle riflessioni sul tema delle tariffe da alcune esternazioni dei candidati alle elezioni comunali», comincia Ricci.

«Gli aumenti di tutte le tariffe non sono mai piacevoli, soprattutto nell’attuale situazione di ristrettezze per vasti strati sociali; in questi giorni i media locali hanno riportato la notizia e i relativi commenti sugli aumenti della Tari oggetto di discussione dei vari consigli comunali, e dei candidati alle elezioni amministrative».

«Per far fronte alla situazione che vede il binomio rincari e inflazione erodere sempre più il nostro potere di acquisto e i risparmi – scrive Ricci -, non serve annunciare i “bonus una tantum”, ma occorrono provvedimenti strutturali e riforme».

Basta con i ping-pong, dite la verità ai cittadini

«Sono consapevole che la campagna elettorale e la relativa propaganda politica, possano estrarre il peggio dai vari attori (non in senso lato) che calcano la scena politica locale e nazionale; però ritengo che occorra uscire dal ping pong tra centrodestra e centrosinistra, dove la maggioranza politica che governa vuol togliersi d’impiccio scaricando tutta la responsabilità su Arera (Agenzia di Regolazione Reti e Ambiente), mentre l’opposizione contesta comunque l’incapacità di chi governa».

«A mio avviso le forze politiche che hanno responsabilità di governo nazionale e locale dovrebbero trovarsi d’accordo su alcuni punti fermi, perché ai cittadini abbiamo l’obbligo di dire la verità, non quello che vogliono udire; forse solo così riporteremo a votare qualcuno che ha smesso di farlo da tempo».

«Perciò proviamo a trovarci d’accordo su punti condivisibili da tutti».

Prendere decisioni ma serve la disponibilità ad aprire un confronto

Massimo Ricci parte dal basso nell’analizzare i punti su cui, secondo lui, la politica dovrebbe intervenire unita e chiede per esempio: «che ruolo vogliamo dare ai Comuni, grandi o piccoli che siano? Se devono svolgere solo il ruolo di esattori possiamo farlo fare ai gestori così come avviene nel servizio idrico».

«Se vogliamo dare un ruolo più incisivo e con maggiori poteri ai Comuni e quindi agli Ambiti Territoriali Ottimali, dobbiamo dargli più competenze perché oggi svolgono bene solo il ruolo di calmieratori e di “moral suasion” nei confronti del gestore. I cittadini utenti non possono essere ritenuti tutti uguali, non lo sono per reddito, composizione familiare, attività svolte e anche per i paesi dove abitano e svolgono le loro attività. Spesso sono dei presidi nei territori, perciò occorrerà stabilire a livello nazionale o quanto meno regionale, dei ristori e delle esenzioni proprio perché non tutti i contribuenti sono uguali».

Anche i parlamentari eletti nei nostri territori vengono richiamati ad intervenire.

Secondo Ricci infatti dovrebbero prendersi «l’impegno ad un riscrittura bipartisan delle competenze assegnate ad Arera in materia di rifiuti, in modo tale da consentire il ripristino delle delibere che il Consiglio di Stato ha cassato sul ricorso di alcuni gestori. Il contenuto delle delibere prevedeva delle tariffe agevolate per i cosiddetti impianti minimi».

«Questo perché se Arera sul ciclo dei rifiuti si dovesse limitare a individuare gli aumenti tariffari in base all’inflazione non farebbe altro che svolgere le funzioni dell’Istat quando la sua mission è molto più importante e ambiziosa».

E chiude con una domanda: «C’è la voglia e la disponibilità ad aprire un confronto su questi temi?»

Autore

  • Chiara Pierini

    Collaboratrice di MaremmaOggi. Il turismo e l'accoglienza sono nel dna familiare, ma scrivere è l'essenza di me stessa. La penna mi ha accompagnato in ogni fase e continua a farlo ovunque ce ne sia la possibilità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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