In Maremma 500 con rh 0 negativo, donatori universali di sangue Skip to content

In Maremma 500 con rh 0 negativo, donatori universali di sangue

Bilancio Avis: nel 2022 il numero dei donatori scende leggermente, bene le nuove generazioni e gli ultrasessantacinquenni
Carlo Sestini presidente Avis Provinciale Grosseto, Mauro Franceschi vice presidente Avis Provinciale Grosseto, Erminio Ercolani presidente AVIC comunale
Da sinistra: Carlo Sestini (presidente Avis Provinciale Grosseto), Mauro Franceschi (vicepresidente Avis Provinciale Grosseto), Erminio Ercolani (presidente AVIS comunale Grosseto)

GROSSETO. Parzialmente soddisfatta. Queste le due parole che potrebbero riassumere lo stato d’animo dell’Avis provinciale. La quantità di donatori di sangue nel complesso è calata leggermente, ma alcuni dati sono confortanti. Specialmente le donazioni di sangue intero.

Avis si conferma sempre il bacino più ampio di donazioni tra le associazioni, con oltre il 90% di quelle effettuate.

La Asl ha risposto alle richieste di aumento di personale medico, manca però quello infermieristico che l’associazione spera sia incrementato.

Una speranza che Carlo Sestini (presidente Avis provinciale) coltiva insieme al presidente Opi, Nicola Draoli. «Abbiamo sottoscritto nel 2022 un protocollo d’intesa – dice Sestini – per sensibilizzare gli operatori infermieristici delle possibilità di lavoro presso i nostri centri trasfusionali». 

Quello che emerge dall’analisi dei dati 2022 è che il calo può essere compensato da un piccolo passo in avanti del tutto possibile, visto il numero degli iscritti Avis e le loro capacità. La tendenza positiva auspicata già nei primi mesi dell’anno sembra realizzarsi. Al primo di febbraio, infatti, le donazioni segnano un +6,1% rispetto allo stesso periodo del 2022.

Meno donatori ma più donazioni 

Nel 2022 l’Avis ha perso 165 donatori rispetto al 2021, con una perdita percentuale dell’1,41%. Rispetto al 2019 sono perse 418 donazioni. Una vera e propria emorragia in termini di numeri. «Lo scorso anno abbiamo registrato 11.539 donazioni – dice Sestini – ma dobbiamo confermare il cambio di tendenza: C’è una crescita di quelle di sangue intero di 100 unità, e una diminuzione di sole 19 unità di plasma».

Quasi un crollo (-237 unità) per il multicomponent, ovvero quelle donazioni che vedono il donatore conferire globuli rossi e piastrine, plasma e piastrine, o altri emocomponenti “in coppia”. 

Più donne, meno uomini

I donatori attivi (coloro che hanno fatto una donazione negli ultimi due anni) sono stati 6.854 (6.919 nel 2021) rallentando la perdita di donatori che si era registrata l’anno 2021 rispetto al 2020 (-2.65%).

Dei donatori attivi scendono i maschi 4.484 (-73) e crescono le donne 2.370 (+8). Gli uomini rappresentano il 65,42% della platea dei donatori. Di questi 5.803 hanno compiuto almeno una donazione, grazie anche a loro l’indice di donazione provinciale sfiora 2 (1,99), leggermente meno rispetto al 2020 (2,2).

Rimane invariato il numero di nuovi donatori, 565 come nel 2021 (307 uomini e 258 donne). Le nuove iscrizioni hanno ampiamente compensato le 366 cessazioni o cancellazioni.

Bene le iscrizioni tra i giovani, salgono gli ultrasessantacinquenni 

«Per fasce di età la concentrazione maggiore di donatori si ha tra i 46 e i 55 anni per entrambi i sessi – illustra Sestini – mentre tra i nuovi si conferma la fascia d’età 26/35 con 87 nuovi iscritti tra i maschi, mentre per le femmine è quella 18/25 (62). In crescita sono i donatori ultrasessantacinquenni che passano da 310 a 328».

«Stiamo tornando a lavorare con le scuole con i ragazzi del servizio civile – dice Sestini – Per il 2022 Massa Marittima ha avuto ottimi risultati con due scuole superiori contattate con 6 classi per 4 ore di intervento e 103 alunni incontrati di cui 28 maggiorenni. Di questi 18 si sono iscritti e uno ha donato».

Prosegue il calo delle donazioni degli zero negativo

La tipologia di gruppo più numerosa di sangue donato è quella dello 0+ (2.658) seguita dall’A+ (2.304). Quella meno numerosa riguarda gli AB- con 33 e il B- con 91.

I rarissimi 0-, i donatori universali, sono in continuo calo: scendono da 509 a 502. 

Massa Marittima prima della classe

Grosseto perde il 3,78% delle unità donate (-114), Follonica cresce di 80 unità (+4,44%), Massa Marittima aumenta del 2,47% (+37) come pure la zona di Orbetello costa d’argento (+60, 6,28%). Bene l’area del Tufo con Sorano che “tiene botta” e Pitigliano che cresce quasi del 5%. In flessione sono i territori dell’Amiata e di Gavorrano.

Massa Marittima si conferma al vertice in provincia e seconda in Toscana dietro a Volterra per numero di donazioni ogni 1000 abitanti (188,56). Seguita da Castel del Piano 156,77 per località e 180,02 per Comune con l’aggiunta di Montenero.

Riproduzione riservata ©

Condividi su

Articoli correlati