Manciano, il Comune amplia l'area per gli agricampeggi | MaremmaOggi Skip to content

Manciano, il Comune amplia l’area per gli agricampeggi

Luca Pallini spiega la delibera approvata in consiglio che coinvolge il piano operativo del Comune di Manciano
Panorama di Manciano
Una veduta di Manciano

MANCIANO. Novità sugli agricampeggi, ora possibili anche in area Arpa (Aree di ridotto potenziale antropico).

«Abbiamo modificato il nostro piano operativo per poter dare la possibilità alle strutture ricettive e alle aziende agricole, che posseggono i requisiti, di realizzare l’agricampeggio anche in area Arpa».

Con queste parole l’assessore all’urbanistica del Comune di Manciano, Luca Pallini spiega la delibera approvata in consiglio che coinvolge il piano operativo del Comune di Manciano, approvato e conformato al Pit nel marzo 2018 e che conteneva il riferimento al divieto di realizzare strutture di agricampeggio all’interno delle Arpa (Aree di ridotto potenziale antropico).

Pallini: turismo, crediamo negli agricampeggi

«Questa amministrazione – afferma Pallini – ha voluto fortemente la modifica del piano operativo per permettere agli imprenditori di intraprendere la strada dell’agricampeggio, come ulteriore spinta economica e turistica per il nostro territorio. Considerando che ad oggi, in Toscana sono attivi circa 4.500 agriturismi (di cui un quarto nella provincia di Grosseto, ndr) con una superficie media di 9 ettari e gli agricampeggi censiti sono poco più di un centinaio, l’amministrazione crede fortemente che, consentendo l’intercettazione di questo target di ospiti ad oggi poco considerato nell’ospitalità agrituristica, si agevolerebbe la conoscenza di tutto il territorio, e si permetterebbe, conseguentemente, una diversa distribuzione dell’indotto derivato dal turismo».

«La differenziazione dell’offerta di mercato è fondamentale e per far conoscere e valorizzare al meglio il nostro territorio è importante mettere a punto proposte integrate di accoglienza. Considerando anche le eventuali attività di agriristoro o di vendita di prodotti propri delle aziende che saranno in qualche modo poste nelle immediate vicinanze, l’intervento darà la possibilità di incrementare la redditività delle aziende agricole poste in aree particolari e darà la possibilità al visitatore di conoscere a fondo anche i luoghi meno conosciuti o meno turistici». In sostanza, si tratta di orientare in maniera democratica e per tutti senza creare distinzioni, una tipologia di attività che risponde all’esigenza di consentire agli imprenditori agricoli della zona di partecipare a circuiti nazionali e regionali finalizzati alla promozione della propria azienda».

«L’imprenditore agricolo può far conoscere i propri prodotti in vendita e le altre eventuali attività agrituristiche, svolgendo un ruolo di protagonista per la valorizzazione e fruizione del territorio tramite itinerari e mete turistiche dedicate».

«Lo scopo è quindi quello di favorire la scoperta del territorio da parte di un nuovo tipo di utenza, attraverso una capillare valorizzazione del ventaglio di possibilità, con la proposta di luoghi attrezzati e soprattutto sicuri per la sosta, anche nei periodi di bassa stagione. Non va poi dimenticato anche il fattore sicurezza: la possibilità di avere aree attrezzate per il camping escluderà, o per lo meno ridurrà, il fenomeno del campeggio abusivo, con tutti i pericoli che ne conseguono come incendi o inquinamento».

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