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Mancano i cassonetti: «Abbassate la Tari»

A Manciano un gruppo di cittadini rivuole il ripristino delle postazioni per il conferimento della spazzatura, o, in alternativa, una riduzione della tassa: già raccolte 70 firme
Manciano
Una veduta di Manciano

MANCIANO. Circa 70 cittadini residenti nel Comune di Manciano vogliono il ripristino dei cassonetti o una riduzione della Tari, la tassa sulla spazzatura. Si sentono insomma svantaggiati rispetto agli altri, perché il Comune in molte aree, in particolare nella strada di Santarello lunga oltre dieci chilometri, ha tolto le postazioni, rendendo difficile la gestione dei rifiuti.

L’appello con le firme, protocollato in Comune, ripercorre quanto successo

«Con riferimento alla normativa vigente, nazionale (art. 1, comma 657, della legge n. 147 del 2013) e comunale (art. 9 del Regolamento per la disciplina del Tributo sui Rifiuti e sui Servizi del Comune di Manciano) – scrive il comitato dei cittadini – sono state raccolte le firme di circa 70 cittadini residenti e rappresentanti di imprese, per richiedere la riduzione della tari o l’immediato ripristino dei servizi di raccolta dei rifiuti (nel caso specifico i firmatari sono residenti nella strada comunale Santarello di circa 10,4 km, totalmente priva di cassonetti)».

Nell’appello sono segnalati i disagi per l’aumento dei rifiuti abbandonati lungo la strada e per l’uso dei pochi “cassonetti intelligenti” che non permettono lo smaltimento di sacchi di misure medio-grandi, generalmente prodotti da attività ricettive e ristorazione.

In campo anche i consiglieri comunali

Per chiarire la situazione il gruppo di minoranza “Tutti – Unione dei cittadini per Manciano” si è fatto promotore di una proposta di delibera da discutere in un consiglio comunale dedicato alla riorganizzazione del servizio di raccolta dei rifiuti.

Il D.Lgs 18 dell’agosto 2000 consente infatti la convocazione del consiglio comunale da parte di almeno un terzo dei consiglieri che compongono l’assise, e in accordo con la consigliera Valeria Bruni del gruppo consiliare “Cittadini protagonisti”, che si è resa disponibile a firmare il documento, la minoranza ha inoltrato la richiesta al sindaco.

«Da anni aspettiamo un consiglio dedicato al tema – scrive la minoranza – che l’assessore Vignali aveva promesso di convocare. Non è mai avvenuto e visto i disagi crescenti e la confusione indotta nei cittadini a causa di una riorganizzazione del servizio iniziata nel 2020, non ancora conclusa, e ad una totale mancanza di informazione, riteniamo che sia arrivato il momento che il sindaco e l’assessore diano risposte chiare e tempi di realizzazione certi alla cittadinanza».

Le tappe che hanno portato alla soppressione dei cassonetti

Le zone aperte hanno visto sparire i tradizionali cassonetti per la raccolta da oltre due mesi, senza che siano stati sostituiti. Il disagio in cui si trovano questi cittadini, secondo il regolamento comunale che regola il tributo, dà loro il diritto di avere uno sconto del 60% in tariffa.

È bene sottolineare che gli introiti non riscossi dagli utenti beneficiari dello sgravio, saranno rimessi totalmente a carico dei cittadini residenti nei centri abitati che vedranno aumentare in maniera esponenziale la tassa sui rifiuti. Le tessere per l’accesso controllato e il riconoscimento dell’utenza dei nuovi cassonetti non sono mai state consegnate ai cittadini.

I cassonetti non hanno il pedale per l’apertura a differenza di quelli installati in altri comuni della provincia, rendendo l’apertura impossibile per le persone anziane e antigienica per tutti gli utenti. Le imprese e gli esercizi commerciali sono stati privati del servizio di raccolta dedicato e non hanno alcuna informazione su come devono smaltire i rifiuti prodotti. I centri storici rimangono serviti con i mastelli tradizionali, con un crescente disordine e sporcizia, mentre al cantiere comunale giacciono da due anni i bidoncini e sacchetti per la raccolta differenziata porta a porta che l’assessore aveva detto di voler attivare nei centri storici.

La proposta di “Tutti – Unione dei cittadini per Manciano”

«Con la proposta di delibera – scrive sempre il gruppo di minoranza – chiediamo di attuare il completamento del servizio e la risoluzione di tutti questi problemi entro il maggio 2024. Vogliamo infine chiarire ai cittadini che il sindaco ha l’obbligo di dare seguito alla nostra richiesta entro 20 giorni dalla data di consegna della stessa e ci auguriamo che voglia svolgere questo consiglio al cinema di Manciano e in orario serale, in modo da dare l’opportunità alla cittadinanza di partecipare e di avere informazioni chiare e corrette sul sistema di raccolta dei rifiuti e sulle conseguenti tariffe».

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