Manca l'acqua a scuola: studenti infuriati | MaremmaOggi Skip to content

Manca l’acqua a scuola: studenti infuriati

I ragazzi non sapevano nulla anche se la dirigenza sostiene che ieri sono stati avvisati. Alcune classi sono anche uscite dall’istituto
I ragazzi del liceo artistico in protesta per la mancanza d'acqua
Alcune foto degli studenti usciti dall’istituto

GROSSETO. Le versioni tra studenti e dirigenza scolastica contrastano. Alcuni ragazzi sono usciti dall’istituto, altri dalle classi protestando nei corridoi. Al polo Bianciardi di via pian d’Alma, dove ha sede il liceo artistico, oggi (21 febbraio) manca l’acqua. In un giorno dove molti proseguiranno le lezioni anche in orario pomeridiano fino alle 16. Le soluzioni prese sembrano non bastare e mentre la scuola dice che gli studenti erano stati avvisati, loro sottolineano il contrario.

«Lo abbiamo saputo stamattina da voci di corridoio – racconta una delle studentesse  – L’acqua manca anche nel quartiere per i lavori sull’acquedotto ci hanno detto. Sembra che la scuola media qui vicino sia stata chiusa. Perché non anche la nostra? È illegale tenere gli studenti dentro a una scuola senza acqua, senza servizi. Anche i professori ne sapevano poco».

L’acquedotto, visto il disservizio, ha fornito alcuni sacchetti per l’acqua da 5 litri ciascuno. Ogni ragazzo ha cercato di accaparrarsi la sua “razione”. Qualcuna forse è stata sprecata e un altro rifornimento è arrivato intorno alle 13. Ma sembrano non bastare e c’è preoccupazione per gli studenti che proseguiranno le lezioni nel pomeriggio.

Alcuni dei sacchi contenenti acqua
Alcuni dei sacchi contenenti acqua

«Dalla sede centrale della scuola non abbiamo avuto grandi risposte – dicono i ragazzi – sul sito c’era un avviso che avrebbero fatto i lavori sulla facciata della sede di piazza De Maria, ma nessun’altra informazione».

«Stamani abbiamo chiesto lumi e ci hanno parlato di una circolare inviata ieri – ricorda una studentessa -.  Ma è arrivata intorno alle 13, non c’era nessuno. Ci sono pendolari che torneranno alle 18 a casa».

La risposta della dirigente

La dirigenza della scuola risulta sorpresa della reazione degli studenti. Forse un po’ amareggiata. Un confronto diretto, che finora non risulta essere avvenuto, forse potrebbe essere placare gli animi. «I ragazzi sono stati avvisati ieri a mezzogiorno che l’acqua sarebbe mancata – dice la dirigente Barbara Rosini – Tutti lo sapevano benissimo».

«L’acquedotto ci ha fornito dell’acqua in sacchetti – ricorda la dirigente – in una quantità inferiore rispetto a quella che avevamo ricevute in un’altra occasione, ma poteva essere sufficiente. I ragazzi dovrebbero imparare a usarla con criterio. Mi dispiace che sia sorto questo inconveniente».

«Per chiudere la scuola – precisa – serve un’ordinanza del sindaco. L’acquedotto avrà sicuramente informato dei lavori l’amministrazione. Evidentemente è stato deciso che la scuola potesse rimanere aperta».

«Questo episodio – conclude la dirigente Rosini – poteva essere una bella lezione di educazione civica per tutti i ragazzi, ma evidentemente non è stata colta»

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