PORTO SANTO STEFANO. Territori insieme, nel nome del turismo. In una Maremma in cui guardare solo al proprio orticello è spesso la regola, Magliano si sposa con l’Argentario, entrando nel progetto PortArgentario. Un’alleanza che porterà benefici ad entrambi i territori, unendo il mare alle dolci colline dell’entroterra.
Nella sala consiliare del Comune di Monte Argentario si è tenuta la presentazione ufficiale per l’ingresso di Magliano in Toscana nel progetto PortArgentario, la rete che punta a un turismo esperienziale, sostenibile e distribuito, con l’obiettivo di valorizzare tutta l’area della bassa Maremma.
Erano presenti alla conferenza: il sindaco di Magliano Gabriele Fusini, l’assessora al turismo Chiara Orsini, il sindaco di Monte Argentario Arturo Cerulli, e Fabrizio Palombo, presidente di PortArgentario.

Un’alleanza strategica tra costa e entroterra
Il sindaco di Magliano, Gabriele Fusini, ha evidenziato il significato dell’adesione.
«Per Magliano in Toscana entrare nel progetto PortArgentario è un grosso onore. Crediamo molto in questa visione che va oltre il singolo porto: è un progetto che vuole attrarre i turisti non solo dove arrivano le barche, ma in tutta la bassa Maremma. Magliano ne fa parte a pieno titolo e con pieno merito, per tutto quello che può offrire».
Fusini ha poi sottolineato l’unità d’intenti tra territori diversi: «Magliano e Argentario sono complementari: colline, storia, parchi, enogastronomia da un lato, e il mare e la navigazione dall’altro. Il nostro obiettivo è far innamorare i visitatori, offrendo esperienze che li spingano a tornare».
Fusini ha ricordato, inoltre che Magliano è del Parco della Maremma, di cui siamo il cuore centrale: «Da Cala di Forno a Cala Salto del Cervo, il Parco vive qui. Proprio ieri – chiude il sindaco di Magliano – abbiamo annunciato l’apertura di un nuovo centro visite a Collecchio. È un’occasione per attrarre un turismo naturalistico e rispettoso».
Cerulli: «Un’operazione di territorio»
Il padrone di casa, Arturo Cerulli, sindaco di Monte Argentario, ha accolto con soddisfazione l’ingresso di Magliano nel progetto.
«Per noi è fondamentale coinvolgere tutta l’area maremmana. Il turismo che passa dai nostri porti deve poter scoprire anche l’interno: borghi, parchi, tradizioni. Magliano è la porta della campagna, della natura, e completa perfettamente l’offerta».
Cerulli ha ribadito la visione di PortArgentario come progetto inclusivo: «Questa è un’operazione di territorio. Quando arrivano le barche, il nostro compito è accoglierle bene, ma anche saperle spalmare sul territorio. Unire costa ed entroterra è la chiave».
Turismo selettivo, esperienziale e sostenibile
Fabrizio Palombo, promotore del progetto, ha ricordato che PortArgentario punta su crocieristi attenti, di fascia medio-alta.
«Non parliamo di turismo mordi-e-fuggi. Sono persone curiose, con un forte potenziale di ritorno. Se si innamorano del territorio, torneranno».
La stagione 2025 vedrà circa 20.000 passeggeri, mentre per il 2026 si registra già un’impennata di interesse con 72 approdi prenotati, inclusi nomi del lusso come Four Seasons. Come dire, un biglietto da visita mica male per questo progetto che cresce grazie anche ad una sinergia tra amministrazioni comunali, il promotore Fabrizio Palombo di PortArgentario, e tutti quelli che a vario titolo fanno parte del progetto direttamente e indirettamente.
Chiara Orsini: «Non vendere pacchetti, ma emozioni»
L’assessora Chiara Orsini ha chiuso ricordando lo spirito del progetto.
«Non vogliamo vendere semplici tour, ma esperienze autentiche. Le cooking class, le visite nei borghi, i percorsi nel parco: tutto concorre a raccontare la nostra identità, quella di questo bellissimo territorio. Tutti concordano sul fatto che questo sia un modello di turismo da esportare».
«L’iniziativa PortArgentario rappresenta oggi un modello replicabile per altre zone italiane: dialogo tra amministrazioni, sostenibilità, qualità dell’offerta e promozione integrata del territorio. Siamo davvero entusiasti, ha concluso Chiara Ordini. Saremo attivi in ogni modo per far crescere questo progetto. È un’opportunità unica per raccontare un territorio che parte dalle colline e dolcemente arriva al mare».
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Redattore di MaremmaOggi. Per me scrivere è uno strumento di verità, di bellezza, è di liberta, un mezzo per esprimere ciò che altrimenti rimarrebbe inespresso. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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