FOLLONICA. Iniziando l’estate la prima cosa che di cui si accorgono i residenti follonichesi è la mancanza di parcheggi.
Lo sa bene un signore che abita nella zona storica della città, dietro la chiesa di San Leopoldo e che tutti i giorni deve fare come i cani da tartufo per cercare di posteggiare la sua auto quando torna da lavoro.
Per scommessa ha contato i posti auto occupati dai cantieri edili
Così un bel giorno ha deciso di rifarsi da una parte e contare tutti i cantieri che sono nel suo quartiere, più quelli nei dintorni perché «non pretendo mica il posto davanti all’uscio, ma almeno nel raggio di qualche centinaio di metri sì!»
Scopriamo in questo modo che nella sola zona interessata sono tutt’ora «presenti cinque cantieri che, occupando una media di sei parcheggi ciascuno, fanno un totale di trenta parcheggi inutilizzabili. Poi ci sono quelli sparsi in altre zone della città, che sono circa una ventina che moltiplicati nuovamente per una media di sei occupano circa 120 posti auto. Mi chiedo come sia possibile non capire che disagio creino in estate.» – racconta assai infervorato.
«Come si fa a dare i permessi del suolo pubblico non pensando alle conseguenze di ciò che accadrà per le strade? Oltretutto ci sono cantieri ancora aperti da più di un anno; ci lavorano per un periodo, poi per giorni e giorni non si vede più nessuno. Ci credo che non finiscono mai! Quindi penso che la situazione rimarrà invariata per tutta la stagione purtroppo».

Disagio per noi ma che immagine diamo ai turisti?
Lo sfogo prosegue anche per quello che riguarda l’immagine stessa della città.
«A Follonica dovrebbero dare la bandiera della città più rumorosa d’Europa. Se questo benedetto turismo si vuole, e non parlo di chi ha già la seconda casa in città, dovremmo essere accoglienti in tutto, anche non facendo trovare una situazione di rumore, polvere e disagio come questa. L’altro giorno dal cantiere vicino al MeQ cadevano polvere e calcinacci; un tizio si è arrabbiato e a urlato contro gli operai, che certo non hanno tutta la colpa».
«Secondo me il fatto vero è che proprio non ci doveva essere il cantiere in questo periodo. Spero tanto che la nuova amministrazione modifichi il regolamento, se c’è, o ne faccia uno che tratti questo aspetto della vivibilità, perché questi errori si pagano sì in termini di immagine, ma soprattutto mettono a dura prova la sopportazione di noi residenti che oramai siamo davvero al limite.»


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Collaboratrice di MaremmaOggi. Il turismo e l'accoglienza sono nel dna familiare, ma scrivere è l'essenza di me stessa. La penna mi ha accompagnato in ogni fase e continua a farlo ovunque ce ne sia la possibilità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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