GROSSETO. Lo chiamavano tutti “il presidente”. Anche se, in realtà, presidente non lo era mai stato. Ma era conosciuto e benvoluto da tutti e, dal momento che il nome del vecchio negozio di famiglia campeggiava sulle magliette di una squadra di calcio, quel titolo, lui se l’era conquistato.
Come quello di bidello, mestiere che ha svolto nella scuola di via Sicilia fino alla pensione. E di giardiniere, mestiere che aveva intrapreso dopo per aiutare i suoi due figli, Massimo e Manuele.
Oggi, lunedì 10 giugno, Oreste Del Santi, se n’è andato. Aveva 72 anni.
Il presidente con la passione per i giardini
Oreste aveva un cuore grande e ha insegnato a Massimo e Manuele tutto quello che sapeva. L’uomo aveva una malattia che lo ha strappato dai suoi cari e da chiunque lo ricordi con il suo sorriso e i suoi indimenticabili baffi bianchi.
«Anche se era in pensione ci ha dato una grande mano con la nostra azienda – dicono i figli – Era sempre con noi, immerso nel lavoro da fare in giardini e fattorie».
La scomparsa dell’uomo ha distrutto i suoi figli. «Era una grande persona ed era sempre gentile con tutti. È stato un fulmine a ciel sereno per tutti noi – dicono i figli – credo che in molti se lo ricorderanno e vorremmo ringraziare tutti quelli che si stanno stringendo alla nostra famiglia».
Oreste aveva 72 anni e molti se lo ricordano come il presidente. «Avevamo una vecchia squadra di calcio – dicono i figli – e lo avevamo fatto presidente della società. Tutti quindi hanno iniziato a chiamarlo così».
La scomparsa di Oreste ha turbato tutti coloro che lo conoscevano, lasciando un vuoto incolmabile nei loro cuori. I figli non chiedono i fiori per il funerale, ma opere di bene per ricordare il loro babbo.
Per chiunque voglia dare l’ultimo saluto ad Oreste e accompagnarlo nel suo ultimo viaggio i funerali si celebreranno mercoledì 12 giugno alle 9.30, alla chiesa di San Giuseppe di Grosseto.
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Collaboratrice di MaremmaOggi. Amo le bollicine, rigorosamente in metodo classico; il gin e credo che ogni verità meriti di essere raccontata. Non bevo prosecco e non mi piacciono né i prepotenti né le ingiustizie. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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