GROSSETO. I grossetani, non solo negli ambienti politici, se lo chiedono da tempo. Dall’indomani delle elezioni politiche e dall’ormai famoso braccio di ferro – non metaforico – con il sindaco: Che farà l’onorevole Fabrizio Rossi? Sceglierà la sola strada di Montecitorio, come ha fatto la collega Simona Petrucci per l’altro ramo del Parlamento? O resterà in sella anche a Grosseto?
La risposta è arrivata proprio questa mattina, 29 gennaio, in un’intervista al quotidiano La Nazione. Rossi ha sciolto la riserva e ha dichiarato che sì, lascerà l’incarico di vicesindaco, ma non il ruolo di assessore, mantenendo le sue deleghe. Dunque niente rimpasto in giunta.
Con buona pace del Pd, lo dice espressamente Rossi, che ne aveva chiesto le dimissioni già a fine ottobre, dopo il suo ingresso alla Camera.
Scarso rispetto dei sui elettori, della giunta e dei grossetani
E la risposta del Pd non ha tardato a farsi attendere. Questa volta non solo i consiglieri, ma l’intera Unione comunale cittadina. «Con la presunzione di chi si sente intoccabile, con scarso rispetto dei suoi elettori, della sua Giunta e di tutti i grossetani, stiamo assistendo all’ennesimo teatrino sulle cariche dell’onorevole Rossi che, stavolta, dichiara di dimettersi da vicesindaco ma, si badi bene, non da assessore», scrive il Pd in un durissimo comunicato.
«Non sappiamo se questa sia un’idea sua o una scelta del suo partito. Sta di fatto che l’assessora Petrucci – di cui continuiamo a criticare le politiche – mostrando ben altro senso delle istituzioni, ha rassegnato le proprie dimissioni per dedicarsi al suo incarico di onorevole. L’onorevole Rossi invece, credendosi indispensabile mentre tutti gli dicono il contrario, continua a tenere i piedi in due staffe con evidenti difficoltà a dedicarsi a entrambi i ruoli: gli riescono bene solo i selfie, attività nella quale è particolarmente attivo», aggiunge l’Unione comunale.
Ma Giorgia Meloni che ne pensa?
«Non si ricorda nulla di significativo – riprende il Pd – nella sua attività da assessore: la sua volontà di rimanere a Grosseto, quindi, può solo avere motivazioni di potere, tenendo il sedere su più poltrone, o di carattere politico, per la paura di perdere un elettorato che tiene a sé vicino con varie (tutte legittime per carità ma poco mantenute) promesse elettorali.
In ogni caso grande è il disprezzo per i cittadini, che vedono la vita politica della loro città bloccata dalle bizze di quello che fu il re delle preferenze: preferenze che, evidentemente, non hanno aumentato il suo senso delle istituzioni ma solo la sua sensazione di onnipontenza.
Sarebbe infine curioso sapere cosa ne pensa Giorgia Meloni che, più di una volta si è dichiarata contro i doppi incarichi: forse quell’amicizia che lui sbandiera non tiene conto delle ultime dichiarazioni, delle quali la premier non sarà certamente contenta», conclude l’Unione comunale del Pd.
Autore
-
nasce dall'idea di Guido Fiorini e Francesca Gori Notizie in tempo reale, turismo, economia, sport, enogastronomia, ambiente, informazione MaremmaOggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
Visualizza tutti gli articoli