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Lockdown per i no vax: c’è il decreto

Le nuove regole emanate dal Governo prevedono l’obbligo del super green pass anche nei locali all’aperto e sulle piste da sci

GROSSETO. A partire dal 10 gennaio, saranno tempi duri per i no vax. È questa la novità più attesa contenuta nell’ultimo decreto approvato dal Consiglio dei ministri nella serata di mercoledì 29 dicembre. È l’ultimo provvedimento anti-Covid di questo secondo anno di pandemia, emanato dopo che la variante Omicron ha preso a galoppare.

Il lockdown per i non vaccinati era una delle disposizioni chiesta anche dal governatore della Toscana Eugenio Giani proprio mercoledì 29 dicembre, mentre il sindaco di Follonica Andrea Benini aveva spinto l’acceleratore sull’obbligo vaccinale.

«Resto dell’idea che l’unica soluzione sia quella dell’obbligo vaccinale – dice Benini – perché la loro somministrazione ha avuto un impatto poderoso sul contenimento dei contagi. Ci sono 11 vaccini obbligatori per i bambini, non vedo perché non debba esserlo anche questo». Il primo cittadino di Follonica cosa sia il Covid lo ha sperimentato sulla sua pelle. È tornato positivo da Santo Domingo, dov’era andato a prendere il bambino che ha adottato. Ma per fortuna, in pochi giorni si è lasciato alle spalle questo incubo. «Questo è stato possibile proprio perché ero vaccinato», aggiunge.

Green pass rafforzato tranne che per andare al lavoro

Servirà il green pass rafforzato per tutte le attività sociali e ricreative, sia che si svolgano al chiuso che all’aperto. Rimane al momento escluso l’obbligo di green pass per tutti i lavoratori, che dovrà essere valutato in un Consiglio dei ministri previsto per il 5 gennaio. Per recarsi al lavoro, quindi, chi non si è vaccinato dovrà continuare a sottoporsi ai tamponi.

Cambiano anche le regole della quarantena, che non dovrà più essere rispettata da chi è vaccinato con due dosi da meno di 4 mesi o con tre dosi. Rimane invece la quarantena per chi non è vaccinato. In Toscana poi, su ordinanza della Regione, è venuto meno anche l’obbligo di tampone molecolare per stabilire la positività: basterà infatti l’antigenico.

Chi ha avuto un contatto stretto con un positivo,  non deve fare quarantena chi ha completato il ciclo vaccinale primario o la dose di richiamo o è guarito da 120 giorni. Fino al decimo giorno successivo all’ultimo contatto queste persone hanno l’obbligo di indossare le mascherine Ffp2 e di effettuare — solo qualora sintomatici — un test antigenico rapido o molecolare al quinto giorno successivo all’ultima esposizione al caso. Rimangono invece uguali le regole della quarantena per i non vaccinati: chi ha avuto un contatto con una persona positiva ha l’obbligo di rimanere in quarantena per 10 giorni.

Super green pass in hotel e sulle piste da sci

Dal 10 gennaio e fino al 31 marzo, data in cui dovrebbe cessare lo stato d’emergenza, il green pass rafforzato sarà necessario per tutti i mezzi di trasporto: aerei, treni, navi, autobus, metropolitane e treni regionali così come negli alberghi e in tutte le strutture ricettive. Per le feste conseguenti alle cerimonie civili e religiose (come i matrimoni), per le sagre e le fiere, per i centri congressi: solo vaccinati e guariti possono sedersi al ristorante anche all’aperto, frequentare piscine e centri benessere anche all’aperto.

Super green pass anche per gli sport di squadra e le piscine, per i centri culturali, sociali e ricreativi, così come per andare a sciare. Negli stadi potrà entrare il 50% del pubblico e non sarà possibile consumare cibo né bevande, mentre le discoteche resteranno chiuse fino al 31 gennaio.

È già in vigore l’obbligo di indossare le mascherine anche all’aperto e pure quando si è in zona bianca. È in vigore anche l’obbligo di portare le mascherine di tipo Ffp2 in occasione di spettacoli accessibili al pubblico che si svolgono all’aperto e al chiuso in teatri, sale da concerto, cinema, locali di intrattenimento e musica dal vivo (e altri locali assimilati); eventi e competizioni sportive che si svolgono al chiuso o all’aperto.

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