GROSSETO. Quella di sabato 8 giugno, al ristorante Quei bravi ragazzi al Casotto pescatori, era stata una serata da incorniciare. 110 persone, che hanno partecipato a tre diversi eventi organizzati nel locale che dal febbraio 2023 è diventato un vero e proprio punto di riferimento per i grossetani che hanno qualcosa da festeggiare.
Compleanni, lauree, pensionamenti, cene aziendali. E sabato 15, sarebbe partita un’altra bella stagione estiva da passare in piscina, dove i lavori di ristrutturazione erano quasi ultimati. «Nella vasca c’era già l’acqua», dice il titolare, Michele Fanciulli.
Invece, un rogo scoppiato nella zona esterna del giardino del locale, ha cancellato con le sue fiamme, uno dei luoghi più frequentati dai giovani e non solo. Del locale, sono rimasti intatti i muri, i bagni. Il resto, è andato completamente distrutto.
L’allarme mezz’ora dopo la chiusura
Fanciulli ha lasciato il locale domenica 9 giugno alle 1,36. Alle 2,15 ha ricevuto la telefonata del 118 regionale. «Ero ancora sotto la doccia – dice – ero arrivato a casa da pochissimo. Il 118 mi stava chiedendo se avessi bisogno dell’invio di ambulanze. Io ho detto all’operatore che aveva sbagliato numero, che io ero a casa e stavo bene».
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Il titolare di Quei bravi ragazzi lo ha scoperto così che il suo locale stava prendendo fuoco. «Mi hanno detto che era scoppiato un incendio e che era stato segnalato alla centrale». A chiamare i vigili del fuoco e i carabinieri sono stati alcuni ragazzi che stavano tornando in città dopo aver passato la serata sul mare. Hanno visto le fiamme e hanno dato l’allarme.
«Abito a poco meno di due chilometri dal locale – dice ancora Fanciulli – mi sono rivestito subito e sono corso là. Sono arrivato insieme ai vigili del fuoco. Le fiamme sono partite dall’esterno, dalla zona del giardino. Ma tutti gli impianti erano stati staccati e non c’era più nessuno».
I vigili del fuoco del comando di Grosseto hanno lavorato tutta la notte per domare le fiamme e per bonificare tutta l’area. Al Casotto Pescatori, sono arrivati anche i carabinieri.
Vetri scoppiati e finestre divelte: locale sotto sequestro
Il locale è ora sotto sequestro: saranno le indagini dei carabinieri e dei vigili del fuoco a chiarire chi o che cosa abbia provocato il rogo che ha distrutto tutte le strutture e gli arredi all’esterno e che ha lasciato una scia di danni incalcolabili anche nei locali del ristorante. «I condizionatori si sono liquefatti – dice ancora Fanciulli – le finestre sono state divelte, i vetri scoppiati, i muri sono anneriti. La stagione ormai è impossibile da salvare».
Michele Fanciulli ha rilevato la gestione di Quei bravi ragazzi a febbraio dell’anno scorso. In poco tempo il locale è diventato punto di riferimento per feste ed eventi, con serate di karaoke, serate a tema, menu speciali.
Fanciulli: «Impossibile aprire quest’estate»
«Per la stagione estiva altri sei ragazzi sarebbero venuti a lavorare qui – dice il gestore del locale – Il personale che lavora da me in cucina è molto esperto e molto bravo. Ma anche con il massimo impegno la stagione non riusciremo a salvarla. Tra indagini, sequestri, dissequestri e sistemazione del locale, non possiamo farcela a riaprire. Ho investito tutto lì, da domenica mattina sto vivendo un calvario».
Il titolare del ristorante, quando è arrivato davanti al ristorante ha visto le fiamme che divampavano. «Ho cominciato a piangere e ho smesso due giorni dopo – dice – Ora mi sentite parlare con calma ma questa situazione è devastante».
La sera stessa in cui è divampato l’incendio, sulla pagina di Facebook del locale era stata pubblicata la locandina del Grand opening di sabato 15 giugno, quando si sarebbe potuti tornare a gustare l’aperitivo a bordo piscina o a fare il bagno tra un pranzo e una cena da passare in compagnia al Casotto Pescatori.
«L’incendio è partito dall’esterno – dice Fanciulli – voglio augurarmi che sia stato un incidente, un corto circuito. Ma su questa strada non passa mai nessuno a quell’ora e nessuno ha visto nulla. Certo è che il danno è enorme, avevo investito tutto quello che avevo nel locale, che andava anche molto bene».
