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Lo sport è vita, giovani a lezione di cinotecnica

Il processo di inclusione passa anche dallo sport, così i ragazzi dell’ISIS Fossombroni, sono coinvolti in un progetto che parla di sport, ma anche di contrasto alle principali dipendenze dannose
L’assessore Rossi con i soggetti promotori alla conferenza stampa di presentazione

GROSSETO. Il grande entusiasmo di amministrazione e soggetti partecipanti è ripagato da quello degli studenti. Nella sala del consiglio comunale di Grosseto, oggi 11 febbraio sono state presentate le prime impressioni del progetto che la società dello stato Sport e Salute, sta promuovendo sul nostro territorio con i partner selezionati. Presenti i ragazzi dell’indirizzo sportivo dell’Istituto Fossombroni che in special modo beneficiano di questa iniziativa.

Di cosa si tratta

La società dello stato per la promozione dello sport “Sport e salute”, sostiene lo sport in tutta Italia con interventi denominati “Sport di tutti inclusione” e “Sport di tutti quartieri, collaborando con Federazioni sportive, Discipline sportive associate ed Enti di promozione sportiva. Andando così a promuovere, tramite la pratica sportiva, stili di vita sani un po’ a tutte le fasce di età, cercando di migliorare le condizioni di salute e il benessere degli individui. Cercando di abbattere le barriere economiche, fornendo un servizio alla comunità.

La Regione Toscana, in particolare partecipa all’evento “Sport di tutti inclusione”, mirando così a finanziare i progetti di eccellenza proposti dalle associazioni e Società sportive che svolgono attività di carattere sociale sul territorio, che utilizzano lo sport come strumento di prevenzione, recupero e inclusione sociale.

A Grosseto

I primi progetti sportivi e sociali approvati e finanziabili sono 137 in Italia, di cui circa l’8% in Toscana, che vede 11 società ammesse al finanziamento. A Grosseto, è attivo da qualche settimna un progetto che appunto riguarda l’inclusione, denominato “Sport come fonte di vita“. I beneficiari di questo progetto sono 180 giovani tra ragazzi e ragazze, con età compresa tra i 14 e i 20 anni e sono soggetti partner l’Istituto Scolastico ISIS Fossobroni, l’Asd Fossombroni, e il comitato provinciale Csen Grosseto. Proprio grazie a quest’ultimo tra le attività sportive incluse nel progetto c’è la “cinotecnica” ovvero l’educazione alla gestione del cane. Le attività sportive incluse e promosse dal progetto oltre alla cinotecnica, sono quelle di atletica leggera, orientamento, ciclismo, calcio, baseball, tennis, tennis tavolo, pugilato, rugby, e pallavolo.

 

Un momento della conferenza nella sala del Consiglio comunale di Grosseto

 

Attività alle quali vengono aggiunte quelle di un corso ad hoc di Management Sportivo, che sta dando molta soddisfazione ai soggetti promotori, anche per la grande e attenta partecipazione delle studentesse, «Un bene questo, perché è giusto che la parte femminile emerga. Già oggi rappresentata nell’organizzazione sportiva nazionale da Sensini e Vezzali, ma speriamo che sia ancora maggiormente rappresentata, e chissà che non si vedano donne di Grosseto, uscite proprio da questi corsi, ai futuri vertici nazionali» sottolineano i soggetti promotori.

Il principale obiettivo di questo progetto, attivo dal 10 gennaio, è promuovere lo sport quale strumento di prevenzione e lotta alle principali dipendenze giovanili da sostanze stupefacenti, alcool, ludopatia, nuove dipendenze digitali, disturbi alimentari. Mettendo lo sport contro la povertà educativa e la criminalità social, contro gli stereotipi e la violenza di genere, e a sostegno dell’empowerment femminile.

I ragazzi e i professori

Tra i partecipanti alla conferenza, oltre ai ragazzi dell’Istituto Fossombroni, anche i professori. Il professor Amedeo Gabbrielli a margine della presentazione racconta «L’obiettivo è far amare lo sport ai nostri ragazzi. Solo chi ama può trasmettere la stessa passione con la quale noi stessi lo facciamo. Abbiamo iniziato a portare i ragazzi anche presso le società sportive locali, che hanno spiegato come funziona la gestione, è molto importante anche questo lato». Si aggiunge anche il contributo del il professor Stefano Rosini: «Coinvolgere i ragazzi in attività sportive utili all’inclusione e alla socialità, è uno strumento particolarmente utile anche per contrastare questo abbandono scolastico che negli ultimi anni è salito con numeri sconcertanti. Sono progetti che fanno bene sia agli studenti, ma anche alla scuola che riesce così a tenerli meglio uniti. Ringrazio l’amministrazione comunale rappresentata oggi dall’assessore Rossi, la società “Sport e salute”, tutti i soggetti partner, e i ragazzi che partecipano».

I ragazzi sono sembrati particolarmente entusiasti del percorso intrapreso, e già a poco più di un mese dall’inizio lasciano ben sperare. Enea Pucci, uno degli studenti coinvolti, commenta: «Sono molto soddisfatto, la tecnica e la pratica sono bilanciate. Nell’ultima lezione di pratica ci siamo avvicinati al cane, Ci hanno spiegato tutto il progetto, è stato davvero molto inclusivo per tutti quanti. Si sa, i cani sono i migliori amici dell’uomo, mi sembra un modo carino per avvicinarsi sia al settore sportivo sia per conoscere i propri animali domestici».

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