GROSSETO. Forte e inaspettato come la tempesta di neve che ha interessato la zona dell’Amiata nella stessa notte, così è stato anche l’arrivo della piccola Lina che non ha voluto aspettare e ha deciso di nascere mentre la mamma era ancora sull’ambulanza che da Arcidosso la trasportava all’ospedale di Grosseto.
È avvenuto in questo modo il lieto evento per una giovane coppia di Arcidosso, di origine algerina, che ha visto venire al mondo la terzogenita direttamente sull’ambulanza.
Era l’una di lunedì notte, quando la donna ha iniziato a sentire le prime contrazioni, via via più frequenti e intense, così il padre della nascitura ha chiamato la centrale dell’Emergenza-Urgenza 118 Siena-Grosseto della Asl Toscana sud est che ha inviato subito i mezzi di soccorso.
In aiuto della coppia è partita da Castel del Piano un’ambulanza medicalizzata con a bordo il dottor Desiderio Cinelli, della zona grossetana e l’infermiera Beatrice Arezzini, della zona senese, e un’altra ambulanza della Misericordia di Castel del Piano con i volontari Davide Terni e Enzo Vichi. Con non poche difficoltà, dovute alla neve copiosa e il forte vento, i soccorritori hanno raggiunto la casa della signora e hanno seguito regolarmente tutte le procedure del caso, ma una volta sull’ambulanza, dopo pochi chilometri, all’1.45, con l’assistenza dei sanitari in contatto con il reparto di Ostetricia grossetano, la donna ha partorito una splendida bambina di quasi 3 chili. All’arrivo al Misericordia, gli operatori del Pronto soccorso erano pronti ad accogliere mamma e neonata che sono poi state prese in carico per le cure del caso dai professionisti del reparto di Ostetricia e Ginecologia, dove sono ricoverate. Entrambe stanno bene e tra oggi e domani saranno dimesse.
«Lavoro nell’emergenza-urgenza dal 1995, in 30 anni di attività questa è la terza volta che mi trovo a far nascere un bambino in un contesto non ospedaliero – dichiara il dottor Cinelli – Anche questa volta posso dire che è andato tutto a buon fine, la mamma era in buone condizioni di salute e la bambina era posizionata regolarmente. È sempre comunque emozionante e di certo improvviso perché non ci aspettavamo che tra la rottura delle acque e il parto passasse così poco tempo. Mamma e figlia stanno bene e questo è ciò che conta».
Mi hanno aiutata gli angeli
«Mi hanno aiutato degli angeli, sono stati professionali e premurosi – racconta mamma Amel – Io e la piccola stiamo bene e anche se ho avuto paura è andato tutto liscio e questa è la cosa più importante. Non ringrazierò mai abbastanza il personale del 118 e i volontari che mi hanno aiutato. Adesso conto i minuti per poter tornare a casa con la piccola e riunirmi a mio marito e agli altri miei due figli che aspettano con ansia di conoscere la sorellina. Grazie ancora a tutti coloro che si sono presi cura di noi, in ambulanza e in ospedale».
«La nascita è sempre un evento che ha del miracoloso e poter assistere a un parto naturale in una situazione straordinaria è stato davvero un’emozione forte – riporta l’infermiera Arezzini – Siamo abituati e preparati per affrontare circostanze difficili, ma era la prima volta che assistevo a un evento del genere che devo dire mi ha positivamente scosso. È stato commovente poter dare sostegno alla mamma che è stata davvero brava e vedere venire al mondo una splendida bambina sana. Appena l’abbiamo adagiata sul petto della mamma, ha iniziato subito a prendere il latte materno. Il lavoro di squadra ha funzionato ed è una soddisfazione per tutti noi poter vedere la gioia negli occhi dei due genitori e la bellezza di una bimba nata in piena salute».
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