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L’impresa di Luca Banchi. Vola ai mondiali di basket con la Lettonia

Il grossetano Luca Banchi porta la nazionale lettone per la prima volta ai mondiali. E ora va a Strasburgo a cercare l’impresa salvezza
Luca Banchi con Kristers Zoriks, giocatore della nazionale lettone
Luca Banchi con Kristers Zoriks, giocatore della nazionale lettone

GROSSETO. Ci sono imprese che solo i maremmani più tosti riescono a compiere. Ma, stavolta, Luca Banchi l’ha fatta davvero grossa. Ha preso una nazionale reduce da grandi delusioni, fuori dai Mondiali 2019 e dagli Europei 2022, l’ha ricostruita e, partendo dal basso, dalle prequalificazioni, l’ha portata alla qualificazione ai campionati del mondo di basket.

Quindi, oltre a Pozzecco con l’Italia, ai mondiali di basket ci sarà anche il grossetano Luca Banchi con la Lettonia. È alla prima partecipazione ai mondiali.

La qualificazione è giunta al termine di una partita spettacolare, a Heraklion, in Grecia, dove la nazionale amaranto della Lettonia ha strapazzato i padroni di casa: 60-80 il risultato finale, con 19 punti di Janis Strelnieks e 17 di Janis Timma. Un dominio assoluto, che ha scatenato non poche polemiche nel paese ellenico.

QUI il tabellino della partita

QUI la classifica del girone

Un risultato pazzesco quello di Luca Banchi, se si pensa che ha messo alle spalle nazionali come la Serbia, la Grecia, la Turchia, il Belgio e la Gran Bretagna.

«Questo è un giorno speciale per la Lettonia, un giorno speciale per la nostra squadra – ha detto Banchi al termine della partita -. È un grande onore per me rappresentare questo paese e guidare questi giocatori speciali. Abbiamo riscontrato difficoltà durante il torneo, ma abbiamo sempre seguito la direzione che ci siamo prefissati per formare una squadra coesa».

Luca Banchi in palestra con la nazionale lettone
Luca Banchi in palestra con la nazionale lettone

Così Luca Banchi aggiunge un altro trofeo alla sua meravigliosa carriera. Dopo lo scudetto e la coppa Italia con Siena (poi revocati per i problemi della società, ma lui in campo li aveva vinti), dopo lo scudetto con Milano (2013/2014), dopo la coppa Intercontinentale con l’Aek Atene nel 2019, ora mette in bacheca una qualificazione che, quando nel marzo 2021 gli è stata affidata la guida della nazionale lettone, pareva impossibile.

Banchi: «Risultato storico. E ora ne cerco un altro in Francia»

«Un risultato storico per il basket lettone – dice – e anche inatteso, perché quando ho preso questa squadra veniva da due grandi delusioni nessuno pensava che potessimo centrare questa qualificazione. Siamo partiti dalle prequalificazioni, il percorso è stato lungo».

Luca Banchi in panchina nella partita contro la Grecia
Luca Banchi in panchina nella partita contro la Grecia

«Siamo riusciti a scalare il ranking, abbiamo fatto una vera impresa. Eppure abbiamo un numero di giocatori ridotto, ma abbiamo coinvolto la nazione. Ci seguono tantissimo, l’Arena è sempre gremita. E questa estate i nostri giocatori Nba, Kristaps Porzingis e Davis Bertans, hanno deciso di giocare in nazionale e con loro abbiamo centrato due successi decisivi. Per me è stato il punto più alto della mia carriera allenare due giocatori di questo calibro».

Luca, certo hai dovuto ricostruire una squadra e un contorno.

«La squadra era delusa, abbiamo lavorato molto sul morale e sul senso di appartenenza. Piano piano ci siamo riusciti, ora all’Arena vengono 12mila persone, i nostri biglietti vanno a ruba. Porzingis quando ha visto giocare la squadra mi ha promesso che sarebbe venuto a giocare. C’era contro la Turchia, in estate, quando abbiamo vinto di 26, forse l’impresa più grande. Loro avevano 6 giocatori Nba. In questo periodo ho fatto giocare 27 giocatori».

Ma ora qualche giorno in Maremma?

«Torno a Grosseto, passo un giorno in famiglia, e riparto subito».

A tentare un’altra impresa?

«Non mi faccio mancare nulla, dopo aver fatto l’anno scorso l’impresa di centrare i playoff prendendo Pesaro, stavolta mi ha chiamato lo Strasburgo in Francia. Sono ultimi in classifica e rischiano di retrocedere. Mi hanno detto “o ci riesci te o retrocediamo”. Quindi faccio i documenti necessari per lavorare in Francia, rifaccio una valigia e riparto. La mia vita è così, ma non la vorrei diversa».

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