GROSSETO. Parole dure, aggressive e colme di rabbia che si intrecciano e una grande passione: è questa una fetta della scena trap di Grosseto. Una scena rappresentata da due giovani artisti, Davide Batignani in arte Cartier750 e Filippo Tolli alias Lil Dozer. I due giovani sono cresciuti a Grosseto e nei loro testi mostrano la loro visione acerba di cosa hanno vissuto sulla loro pelle.
Ma ciò che più li anima è la voglia di raccontare la loro storia.
Si tratta di parole che rispecchiano i giovani di oggi, che con i loro occhi vedono violenza e spaccio fra le vie della città. Un modo per provare a elaborare tutto quel turbinio di emozioni, che neanche gli adulti sanno interpretare. E da quelle rime si apre uno squarcio nel mondo degli adolescenti e su quello che provano. Un mondo che s’intravede anche in “Para” l’ultimo pezzo di Filippo a cui ha partecipato anche Davide.
«Ho 18 anni e nel quartiere dove vivo ho visto qualche episodio di spaccio e violenza e spero che nessuno debba vedere quello che ho visto io – dice Cartier750 – Ho iniziato a scrivere i testi a 14 anni nella mia camera da letto. Ascoltando la trap ho capito che poteva essere la mia strada e piano piano ho iniziato a pubblicare i miei pezzi. Una parte importante in questa storia ce l’ha avuta mia madre che ha sempre creduto in me, senza di lei non ce l’avrei mai fatta».
I due trapper grossetani
Cartier750 nelle sue rime parla della vita “da strada”, mentre Lil Dozer parla della sua infanzia e dell’apparenza della trap.
«La musica mi ha aiutato in tutto e per me è un mezzo per divertirmi e tirarmi su di morale quando c’è qualcosa che non va bene – dice Filippo – È anche una critica verso quello che succede nel mondo. Prendo ispirazione dai trapper americani, perché rispecchiano di più i miei gusti e mi sento più in linea con quella visione della musica».
La trap, appunto, nasce negli Stati Uniti dove si potevano trovare le “trap-house“, edifici dove vivono spacciatori, tossici e prostitute. Fra quelle mura la gente muore, perde il controllo e un pezzo di sé: violenza, tristezza, dolore, dipendenza e critica verso la società sono i protagonisti dei testi trap americani.
La trap è un modo per emergere e provare a spiegare, probabilmente con troppo “AutoTune”, le emozioni che si provano e le ingiustizie del mondo.
«Per me la musica è qualcosa di personale, con cui sfogo tutti i miei sentimenti – dice Cartier750 – Ho visto molte situazioni strane, persone cresciute in contesti violenti e spaccio. Ma nei miei testi non intendo incitare a questi comportamenti, il mio intento è di parlarne e far prendere coscienza di quello che succede. Ci teniamo a ringraziare anche i Sehsehseh, un altro gruppo di trapper della zona».
Le ambizioni e i numeri
I due sono giovanissimi, Davide ha 18 anni e Filippo ne ha 17. Ed entrambi hanno ambizioni alte nella vita, anche se diverse. «Vorrei portare in alto il nome di Grosseto e rendere centrale ciò che viviamo in città – dice Cartier750 – Mi impegno molto in quello che faccio e ci vedo il mio futuro».
Lil Dozer, invece, punta agli Stati Uniti. «Mi piace lo stile americano e spero di riuscire ad arrivare a suonare lì un giorno – dice – Con il tempo ho iniziato a sperimentare, ho trovato il mio stile e ho cominciato ad esibirmi dal vivo. Ho collaborato con molti artisti italiani e con Cartier750 mi sono trovato benissimo, abbiamo creato “Para” nel mio studio, il Dozer Studio».
I due si stanno facendo conoscere nel grossetano e si sono esibiti anche a Firenze, Roma e Milano. E Lil Dozer ha fatto circa 57mila ascolti su Spotify in 160 Stati diversi, mentre un brano di Cartier750 in collaborazione con Crazy Waves ha toccato le 5mila visualizzazioni.
E per chiunque fosse curioso di ascoltare “Para”, basta cliccare CLICCARE QUI per trovarla su Spotify.
Autore
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Collaboratrice di MaremmaOggi. Amo le bollicine, rigorosamente in metodo classico; il gin e credo che ogni verità meriti di essere raccontata. Non bevo prosecco e non mi piacciono né i prepotenti né le ingiustizie. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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