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Le “Miniere di Maremma” in mostra

Da mercoledì 16 marzo in esposizione le foto di Carlo Bonazza e dell’Archivio Gori con i testi di Luciano Bianciardi e Carlo Cassola
Una particolare di una foto della mostra “Miniere di Maremma”

GROSSETO. Appena conclusa la mostra “Furio Cavallini il Crazy Horse di Bianciardi”, il Polo culturale Le Clarisse propone un’altra iniziativa per celebrare il centenario della nascita dello scrittore grossetano.

Da mercoledì 16 marzo infatti, la struttura museale di Fondazione Grosseto Cultura – in collaborazione con la Fondazione Luciano Bianciardi – ospita l’esposizione “Miniere di Maremma”, a cura di Mauro Papa. Con 32 fotografie scattate da Carlo Bonazza tra il 1990 e il 1991, e intitolate “Le ultime miniere della Maremma e del Monte Amiata (1990-1991)”, accompagnate da testi tratti dal saggio “I minatori della Maremma” scritto da Bianciardi a quattro mani con Carlo Cassola e pubblicato da Laterza nel 1956.

Un’altra sezione della stessa mostra è intitolata “Cave e miniere (1948-1953)” con immagini dell’Archivio fotografico Fratelli Gori.

Il manifesto della mostra

I contenuti della mostra

«Il percorso della mostra – spiega Mauro Papa, direttore del Polo culturale Le Clarisse e curatore della mostra – presenta due momenti fondamentali nella storia della pratica estrattiva in Maremma: la decadenza produttiva ed economica del secondo dopoguerra, resa emblematica dalla tragedia dello scoppio della miniera di Ribolla nel 1954, e la definitiva chiusura delle attività minerarie, che trent’anni fa Carlo Bonazza ha documentato con un “vagabondaggio in luoghi poco accessibili e ormai conosciuti a pochi, alla ricerca di quanto rimaneva di fabbricati, pozzi, castelli, forni, impianti di trasporto e raccolta, spianate e tagli nella roccia, laghi artificiali ormai solidificati”».

La Maremma mineraria degli anni novanta, prima dell’istituzione dei parchi minerari, era infatti un luogo in rovina, abbandonato. Proprio alcuni testi del 1956, liberamente tratti dal saggio scritto da Luciano Bianciardi e Carlo Cassola, accompagnano le fotografie in mostra. «Un viaggio artistico ed emozionale, quello evocato dalle fotografie in bianco e nero – conclude Papa – che si confronta con il linguaggio asciutto e documentario dei due scrittori».

L’inaugurazione

L’inaugurazione è in programma alle ore 17.30 di mercoledì 16 marzo e l’esposizione resterà poi aperta al pubblico fino a domenica 3 aprile, dal giovedì alla domenica con orario 10-13 e 16-19 (ingresso gratuito; per informazioni chiamare il numero 0564 488066). Al vernissage della mostra parteciperà Lucia Matergi, direttrice del Comitato scientifico della Fondazione Bianciardi; David La Mantia, componente il Comitato scientifico, leggerà brani del saggio. Nell’occasione sarà possibile sottoscrivere o rinnovare la Grosseto Card, la tessera socio di Fondazione Grosseto Cultura.

 

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  • Nato a Grosseto, pare abbia scelto quasi da subito di fare l’astronauta, poi qualcosa deve essere cambiato. Pallino fisso, invece, è sempre rimasto quello della scrittura. In redazione mi hanno offerto una sedia che a volte assomiglia all’Apollo 11. Qui scrivo, e scopro. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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