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Le ceneri del sub nelle acque del Giglio

Il pensionato 67enne è morto durante un’immersione: era un grandissimo appassionato di subacquea e amava la Maremma
Stefano Passeri dopo un’immersione

ISOLA DEL GIGLIO. Aveva una passione grandissima, Stefano Passeri, sub esperto di 67 anni che domenica 26 giugno è morto durante un’immersione tra l’Argentario e l’isola del Giglio. Una passione che si chiama subacquea, che lo ha accompagnato fino alla fine. 

Amava il mare, amava immergersi e proprio in quelle acque dove si è consumata la tragedia tornerà dopo la cremazione. Le sue ceneri saranno disperse al largo dell’isola del Giglio

La camera ardente e l’ultima immersione

Il nullaosta alla sua sepoltura è arrivato sabato 2 luglio. Domani, martedì 5 luglio a Montalcino, suo luogo di origine, sarà aperta la camera ardente, dalle 10 alle 18. Poi il personale delle onoranze funebri La Pace porterà il feretro di Passeri al crematorio di Grosseto. Le ceneri poi verranno consegnate ai familiari dell’uomo che le disperderanno nelle acque del Giglio.

Stefano Passeri era un sub provetto. Domenica era arrivato con i suoi amici a bordo di un gommone di un diving dell’Argentario per esplorare i fondali della secca di Mezzo Canale, tra Monte Argentario e l’isola del Giglio.

Il giorno della tragedia, il 67enne, dipendente della Telecom in pensione, era sceso fino a 50 metri. Si è sentito male, mentre era ancora in profondità. È risalito e i suoi compagni di immersione hanno dato immediatamente l’allarme ai soccorritori, ma per lui non c’è stato nulla da fare. Sposato e padre di una figlia, era innamorato della Maremma e delle acque del Giglio, isola che frequentava spessissimo. E proprio qui che torneranno le sue ceneri, in un luogo che amava particolarmente. 

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