GROSSETO. Nel 2022 le entrate di dipendenti previste nelle imprese in provincia di Grosseto sono state oltre 20.500 con un incremento del 32,6% rispetto al 2021. Nel complesso, il tessuto imprenditoriale maremmano ha mostrato una buona dinamicità sul mercato del lavoro, tanto che la quota di imprese con programmi di assunzione ha raggiunto il 67,6% (2 imprese su tre); percentuale maggiore di quella riscontrata in Toscana (60,2%) e Italia (59,6%) ma soprattutto superiore a quanto registrato nella provincia nel 2021 (65%). Si tratta di una progressione positiva, in linea con il trend regionale e nazionale, che per Grosseto significa il superamento dei livelli pre Covid (66%).
Mancano dipendenti
Al contrario però, continuano a peggiorare le difficoltà di reperimento dei profili ricercati: la quota di introvabili è cresciuta in un anno di oltre 4 punti percentuali arrivando a quota 32,8% per il totale entrante ed al 34,7% per i giovani al di sotto dei 30 anni. Nel complesso, la motivazione prevalentemente addotta dalle imprese consiste nella presenza di un numero fortemente ridotto di candidati.
In generale, le figure professionali più difficili da trovare sono:
- artigiani e operai specializzati nell’installazione e manutenzione di attrezzature elettriche ed elettroniche;
- Tecnici in campo ingegneristico;
- Artigiani e operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni;
- Specialisti nelle scienze della vita;
- Specialisti delle scienze gestionali, commerciali e bancarie.
Come nel 2021, le figure professionali più richieste continuano ad essere:
- Addetti nelle attività di ristorazione;
- Personale non qualificato nei servizi di pulizia;
- Addetti alle vendite;
- Artigiani e operai specializzati delle costruzioni e nel mantenimento di strutture edili. La quota di irreperibili risulta particolarmente elevata proprio in quest’ultima categoria (44,6%).
Le competenze richieste
Le competenze trasversali sono sempre più al centro dei processi di recruitment. Tra le soft skill più richieste risultano ormai indispensabili per l‘assunzione le seguenti: flessibilità e adattamento, saper lavorare in gruppo ed in autonomia, problem solving e attitudine ad un’operatività tesa al risparmio energetico ed alla sostenibilità ambientale. Altrettanto richieste nella maggioranza delle entrate 2022 anche la capacità di comunicare in italiano e in lingua straniera le informazioni dell’impresa e le competenze digitali.
Queste sono alcune delle tendenze che emergono dal Rapporto Excelsior elaborato dal Centro Studi e Servizi – Azienda Speciale della CCIAA della Maremma e del Tirreno – relativo ai fabbisogni occupazionali previsti delle imprese dell’industria e dei servizi, con sede in provincia di Grosseto nel 2022. Il documento approfondisce quanto sintetizzato dall’infografica Unioncamere che riassume i principali risultati dell’indagine condotta attraverso il Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere e Anpal.
«I dati Excelsior inducono a ritenere che la presenza delle giuste e adeguate competenze nel mercato del lavoro abbia assunto ormai i connotati dell’emergenza – dice Riccardo Breda, presidente di Camera di commercio – Un’appropriata disponibilità di capitale umano, quantitativamente e qualitativamente parlando, è del resto un fattore imprescindibile per lo sviluppo e la competitività del sistema imprenditoriale e dell’intera economia. Le transizioni gemelle, green e digitale, in corso implicano del resto importanti e rapidi cambiamenti, maggior complessità delle figure professionali necessarie e forti interconnessioni reciproche. È necessario pertanto trovare le giuste strategie per consentire alle imprese ed alle risorse umane di affrontare il cambiamento nel tempi e nei modi necessari, ripensando i percorsi di formazione, up skilling e re-skilling».
L’Its al centro della rivoluzione
Una risposta a questo può arrivare dagli Istituti Tecnici Superiori, anche se ancora poco conosciuti e compresi nelle loro potenzialità, sia da parte dei giovani sia delle imprese. Con la recente riforma, gli ITS sono entrati a fare parte integrante del sistema terziario di Istruzione tecnologica superiore. Ad essi è assegnato il compito di sostenere lo sviluppo economico e la competitività del sistema produttivo del Paese, nonché la diffusione della cultura scientifica e tecnologica. In tutto ciò il sistema imprenditoriale avrà un ruolo chiave in quanto le imprese non si limiteranno a “partecipare” ma saranno alla guida del cambiamento: il 60% dei docenti impiegati nell’ITS dovrà provenire infatti dalle imprese.
Il sistema camerale, da sempre a fianco delle imprese, farà anche in questo caso la sua parte. In quest’ottica, la Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno ha predisposto un bando rivolto agli Istituti secondari di secondo grado statali delle province di Livorno e Grosseto, per incentivare la progettazione e la realizzazione di progetti ed iniziative in ambito ITS Accademy, attraverso l’erogazione di “voucher”.
Autore
-
nasce dall'idea di Guido Fiorini e Francesca Gori Notizie in tempo reale, turismo, economia, sport, enogastronomia, ambiente, informazione MaremmaOggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
Visualizza tutti gli articoli