GROSSETO. Il Coordinamento donne “Licena Rosi Boschi” e la sezione Anpi “Elvio Palazzoli” di Grosseto condividono con la comunità maremmana il dolore per la prematura scomparsa del nipote di Licena, Carlo Boschi, avvenuta venerdì 22 agosto in tarda serata.
Uomo sensibile, gentile, intelligente, aveva lavorato con il coordinamento per organizzare iniziative volte a presentare il coordinamento alla cittadinanza, per rendere sempre vivi alla memoria dei maremmani i valori delle Resistenza e far conoscere quello che la nonna aveva rappresentato per la nostra città prima come partigiana combattente, poi durante la ricostruzione del paese come assessora all’Istruzione.
L’impegno di Carlo
Licena si era prodigato per la riapertura delle scuole bombardate, convinta che senza istruzione non può esistere alcuna libertà. Carlo non ha avuto esitazioni a mettersi in gioco, a raccontare la propria famiglia, i valori respirati fin dall’infanzia, delle famiglie Rosi e Boschi, socialiste e comuniste.
Anche se molti partigiani non volevano parlare, non volevano raccontarsi, le donne in particolare spesso proprio dimenticate o sottovalutate nei loro ruoli attivi, Carlo aveva colto il meglio degli stati d’animo, delle emozioni, dell’intimità con la nonna, facendola conoscere da vicino. Riuscendo, in questo modo, a farla amare alla città ancora di più. Carlo rappresenta la memoria attiva della famiglia, con la sua grande capacità di trasmettere anche alle generazioni future i valori profondi della nostra Resistenza fondanti la nostra Costituzione. «Con infinita riconoscenza e rimpianto, ci mancherai Carlo – dicono dalle sezioni dell’Anpi – Condoglianze a tutta la famiglia».




