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L’Anpi celebra la liberazione della città dai nazifascisti

“Ora e sempre Resistenza”, scrive l’Associazione partigiani, che domani, insieme alle istituzioni e ai cittadini della grande alleanza democratica, ricorda il 79° anniversario, con una cerimonia a Porta vecchia
Luciano Calì con Nello Bracalari
Luciano Calì con Nello Bracalari

GROSSETO.  Nella notte tra il 14 e il 15 giugno del 1944, alcune formazioni della Brigata Garibaldi scesero dalle colline e si insediarono nel palazzo comunale, in quello della prefettura e della questura. La mattina del 15 giugno, liberarono il resto della città dai nazifascisti. Nei tafferugli che seguirono, ci fu uno scontro, a Porta Vecchia, con una colonna di tedeschi in ritirata verso nord. Sei uomini rimasero uccisi: Giuseppe Cennini, Luigi Falciani, Renato Ginanneschi, Paolo Santucci, Elvio Palazzoli e Agostino Sergenti.

Il 16 giugno, le truppe alleate fecero il loro ingresso nella città già libera grazie al sacrificio dei partigiani che fecero di Grosseto il primo capoluogo toscano liberato.

La commemorazione dell’Anpi con le parole di Nello Bracalari

Giovedì, alle 15, l’Anpi, in collaborazione con le istituzioni e le realtà civiche della Grande alleanza democratica e antifascista per la persona, il lavoro e la socialità, ricorda le figure dei partigiani caduti e la liberazione della città.

«Anche in questa occasione – spiega Luciano Calì, presidente del comitato provinciale “Norma Parenti” – faremo tesoro delle parole che il nostro Nello Bracalari, scomparso il 6 gennaio 2023, non ha mai smesso di rammentarci in questi anni: “La libertà è una conquista quotidiana, che ognuno di noi ha il dovere di portare avanti anche nei piccoli gesti di ogni giorno. Perché basta la distrazione di un attimo per rischiare di perderla, nuovamente e per sempre”».

Il programma della giornata

La cerimonia, cui la cittadinanza è invitata a partecipazione, si apre con i saluti di Luciano Calì, e proseguirà con gli interventi del presidente della provincia, Francesco Limatola, e del coordinatore Anpi della Toscana, Bruno Possenti. Le conclusioni sono affidate a Massimo Bisca, componente della segreteria nazionale dell’Anpi e coordinatore dell’area Nord-Ovest (Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria e Toscana).

A seguire, intorno alle 15.40, è prevista l’inaugurazione ufficiale del presidio istituzionale antifascista, all’interno di Palazzo Aldobrandeschi in piazza Dante Alighieri 35 a Grosseto, già attivo da inizio anno.

Un incontro con il giornalista  Giovanni Fasanella

In occasione delle celebrazioni della liberazione di Grosseto, giovedì 15 giugno, alle 17, nella sala Pegaso del palazzo della Provincia, la sezione Ampi “Carla Nespolo”, in collaborazione con le Agende Rosse “Peppino Impastato”, Libera “Associazioni, nomi e numeri contro le mafie” e l’Odv Working Class Hero, organizza un incontro con il giornalista e scrittore Giovanni Fasanella.

Il titolo dell’evento è “Fascismo. Il filo nero di congiunzione tra criminalità organizzata e servizi deviati”, che ripercorre l’evoluzione del fascismo a 100 anni dalla “Marcia su Roma” e a 80 ottant’anni dall’inizio della Resistenza. Dialogano con Fasanella, la presidente della sezione Anpi “Carla Nespolo”, Daniela Castiglione, la referente di Libera a Grosseto, Roberta Giorgi, Michael Alexander Calì dell’organizzazione Working Class Hero, e Elio Irudal del gruppo Agende Rosse “Peppino Impastato”.

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