«La spiaggia è sporca»: l'avvocato raccoglie tutto | MaremmaOggi Skip to content

«La spiaggia è sporca»: l’avvocato raccoglie tutto

Per Riccardo Guerra la stagione invernale non è una scusa per non tenere pulite le aree vicino al mare. Disturbato da una sua recente passeggiata vicina ai rifiuti, ha deciso di tornare e pulire
Riccardo Guerra e alcuni rifiuti trovati sulla spiaggia
Alcuni dei rifiuti trovati dall’avvocato Riccardo Guerra

GROSSETO. Un “lavoro” che potrebbero fare un po’ tutti. Ma che evidentemente tutti non fanno.

Dopo avere scritto alla redazione la sua indignazione, l’avvocato Riccardo Guerra, è passato all’azione.

Accompagnato dalla moglie (anche lei avvocata) Nadia Cardellini è andato sulla spiaggia in località Fiumara a raccogliere l’immondizia rimasta sulla spiaggia.

Così nel pomeriggio di sabato 17 dicembre hanno trasformato quella che poteva essere una passeggiata di piacere, in un’iniziativa di volontariato.

Riccardo Guerra poco prima di iniziare la raccolta dei rifiuti
Riccardo Guerra poco prima di iniziare la raccolta dei rifiuti

«Volevo dare un segnale»

L’iniziativa mossa da Guerra intende dare un impulso a chi frequenta la natura ma anche a chi dovrebbe tenere curati gli spazi pubblici.

«Volevo dare un segnale – dice Guerra – mi sembra assurdo che a volte a tenere pulite alcune zone pubbliche debba pensarci qualche associazione di volontariato. Vorrei che chi sporca sia multato. In tanti veniamo multati, a volte per banalità. Chi sporca, inquinando l’ambiente che tutti frequentiamo, forse se lo merita più di altri. Forse più sanzioni servirebbero anche a scoraggiare chi se ne frega dell’ambiente».

In poco tempo Guerra ha riempito di rifiuti un sacco grande. Da bottiglie a lattine, da sacchetti rotti a contenitori vari. Alzando lo sguardo poi, ha osservato gli altri frequentatori della spiaggia.

«Ci sono persone qui che camminano tranquillamente – racconta l’avvocato – guardano la bombola del gas come se fosse normale che la si possa trovare durante una passeggiata lungo la spiaggia. Nessuno che chiami per avvisare le autorità – prosegue – è come se fosse tutto completamente nella norma. Nella norma evidentemente rientro anche io, che oggi mi trovo qui a raccogliere la plastica con tanto di sacco».

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Quello che più sconcerta Guerra è l’indifferenza.

«Non solo c’è indifferenza verso l’ambiente, ma non c’è neanche curiosità nei confronti di chi raccoglie la spazzatura. Nessuna voglia di aiutare – analizza l’avvocato – Sembra che nessuno si chieda minimamente “Che sta facendo?”, o, che so “è uno di quelli che rovista dentro i bidoni?”, “è un avvocato in cerca di pubblicità e non sa cosa fare sabato pomeriggio?” – prosegue ironico – Forse tutto questo sembra strano solo a me. Oggi mio figlio aveva una partita e io, disturbato da quello che avevo visto durante l’ultima passeggiata, sono passato a raccogliere quello che potevo. Intorno a me abitanti di un paesaggio puntinato di rifiuti che sembra solo da osservare».

«Se ognuno di noi invece di parlare e basta, di dire che qualcuno deve pulire, facesse qualcosa, forse i risultati si vedrebbero – conclude – Vedere la plastica sulla spiaggia mi fa male, nessuno prima della stagione estiva molto probabilmente passerà a togliere. Non si sa dove potrebbe andare dispersa. Chissà se dopo questo sabato altre persone prenderanno 2 ore del proprio tempo per aiutare la natura – conclude – Chissà se gli amministratori, di ogni colore, di ogni Comune, porranno maggiore attenzione sul tema dell’abbandono dei rifiuti».


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