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La pesca in Maremma si candida a patrimonio Unesco

I Comuni maremmani di Follonica e Scarlino, oltre ad alcune aziende del settore ittico, partecipano al Flag Golfo degli Etruschi, uno dei promotori del progetto
Una foto del pescato fresco del Flag

LO SPECIALE SUL FLAG GOLFO DEGLI ETRUSCHI

ROMA. È partito il progetto “Patrimonio culturale della pesca“. L’obiettivo è quello di valorizzare tradizioni e mestieri legati alla pesca locale: un pezzo di storia che potrebbe fare anche da traino all’offerta turistica.

A promuovere il progetto, che avvia anche il processo di candidatura della pesca locale come patrimonio culturale immateriale Unesco, sono i Flag (Fischery Local Action Group). Ovvero dei partenariati pubblico-privati che, mettendo insieme aziende e amministrazioni locali, mirano a valorizzare, promuovere e tutelare le aree costiere avvalendosi dei fondi europei dedicati.

Le attività del Flag Golfo degli Etruschi: la pesca portata avanti da piccoli pescherecci e l’allevamento sostenibile

Anche la Maremma sarà toccata dall’iniziativa. I Comuni maremmani di Follonica e Scarlino partecipano al Flag Golfo degli Etruschi, uno dei 9 disseminati lungo i litorali di tutta Italia che hanno lanciato il progetto. Ne fanno parte anche numerose aziende del territorio, di diverse dimensioni, impegnate nella pesca e nell’allevamento ittico. Questo significa che l‘attenzione al pescato e anche alla tutela dell’ambiente, fanno del nostro territorio uno tra i più brillanti e di valore nel settore dell’ittica.

La pesca come patrimonio culturale

Il progetto è stato presentato al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, riunendo i rappresentanti del Flag italiani e delle amministrazioni interessate. Queste le parole di apertura di Antonio Gottardo (presidente del presidente de Flag Veneziano): «Con questo incontro vogliamo coinvolgere le istituzioni in un percorso ambizioso che ci vedrà impegnati nei prossimi anni nella sfida di avviare l’iter di registrazione, come strumento per promuovere la pesca anche dal punto di vista culturale oltre che professionale. Ringrazio il Mipaaf, la Rete nazionale dei Flag e i Flag partner, per il supporto fornito per permettere l’avvio del progetto e le Regioni per averlo approvato e finanziato nel quadro dei fondi comunitari Feamp». 

Uno dei piccoli pescherecci locali, partner del Flag

La pesca, così, potrà riuscire ad integrare l’offerta turistica e culturale dell’Italia e anche del nostro territorio in particolare, ricco di tradizioni e anche di piccole aziende che talvolta rappresentano vere realtà storiche, che riescono a parlare di tradizione ma anche di innovazione e di futuro.

Verso la candidatura

Sulla strada verso la candidatura Unesco, ognuno dei Flag si è assegnato un compito, a coordinarli tutti sarà proprio il Flag del Golfo degli Etruschi. Nella prima fase saranno analizzati i manufatti, attrezzature, e mestieri più rappresentativi della pesca. A corredo delle ricerche si installeranno delle iniziative di comunicazione, delle quali si occuperanno principalmente i Flag Costa dell’Emilia-Romagna e Flag Veneziano.

Ci sarà un continuo dialogo on le istituzioni, i soggetti partner, i territori e gli enti di ricerca, così il processo di candidatura Unesco potrà prendere il via. E chissà, magari prima di quanto ce lo aspettiamo, anche il nostro territorio potrà parlare con più interesse di quella storia che viene dal mare, che parla di passione, dedizione e sacrificio, e che ha sempre fatto parte del Dna della Maremma.

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