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La numerologia secondo Yuna: «Così aiuto chi ha bisogno»

Anni di studio per aiutare le persone a sciogliere i propri nodi emotivi: «È un percorso che aiuta a stare bene con se stessi e con gli altri»
Yuna Canti

GROSSETO. Parti d’ombra e di luce, numeri, passione, studio, voglia di aiutare il prossimo e spiritualità: questa è la numerologia per Yuna Canti. Conosciutissima per la sua bella voce, la donna venerdì 19 ha tenuto un incontro alla sala Agaf. E ha raccontato quella che è diventata la sua grande passione: la numerologia, appunto. 

La chiamata della numerologia

La donna da anni studia la numerologia e tutte le aree di questa disciplina, nella quale si è imbattuta, dice, quasi per caso. «Ho sentito la chiamata per caso, in un momento che era tutto meno che fortunato per me – dice Canti – Ho trovato un video di Geraldo la Fratta di Mestre e ho sentito qualcosa dentro di me che mi ha fatto capire che quella era la mia strada».

Ci sono molti che sfruttano la sofferenza delle persone per il proprio tornaconto, i così detti “fuffa guru”, ma Yuna non è una di questi. Anzi, durante le sue consulenze, cerca solo di aiutare le persone.

«Non voglio approfittarmi di chi si rivolge a me, per questo seguo un iter ben definito quando mi contattano: prima chiedo la data di nascita e il nome della persona senza vederla dal vivo, poi inizio a fare i miei calcoli e in base ai risultati vedo i suoi pregi e i difetti – dice Yuna – Dopo questo primo approccio,  se l’individuo sa come affrontare la cosa e comprende i suoi problemi, il mio lavoro finisce. Solo se la persona non sa come lavorare sul problema o non capisce di che si tratti, iniziamo un percorso insieme».

Studio e pratica per aiutare gli altri

La numerologia per gli scettici non è una scienza. È una disciplina che, anche per chi non ci crede, suscita comunque grande curiosità. «Non c’entra la divinazione, la numerologia è qualcosa di reale e tangibile, che uso per aiutare le persone a capire e comprendere quali sono i loro nodi – dice Yuna – Ed è qualcosa di complesso che richiede molto studio e pratica».

«È una realtà per me, che mi consente di vedere la persona con le sue parti di luce e le sue parti d’ombra. Quello che dico non è una mia interpretazione personale ma è il frutto di anni di studio – continua – La numerologia è un modo per capire come si comporta la persona con i suoi lati d’ombra, ovvero il dolore che sopporta nella vita, che diventa un problema quando è continuativo nel tempo e non quando è soltanto un momento passeggero».

La numerologia si divide in 3 branchie diverse: ermetica, esoterica e pitagorica. «Tutte le divisioni della numerologia mi dicono qualcosa di diverso della persona e come si comporta con la parte d’ombra – dice – Per me c’è solo un obiettivo: aiutare chi si rivolge a me per trovare un equilibrio emotivo, per riuscire a vivere senza condizioni esterne, che siano dalla famiglia o dei propri amici».

«Provo a sciogliere i nodi delle persone con le mie letture dei numeri e le consulenze. Lavoro su quel groviglio di sentimenti che porta dolore ogni giorno  – continua – È un lavoro emotivo che richiede la voglia di cambiare la propria vita, per stare il più possibile bene con se stessi».

Non solo numerologia: “la medicina della nuova era”

Per aiutare al meglio le persone Yuna si sta specializzando anche in altre due aree della così detta “medicina della nuova era“. «Nel mio percorso ho aiutato più di 300 persone – dice – e ho capito che mi servivano altri modi per capire come aiutare le persone. Quindi ho iniziato a studiare radioestesia evolutiva e meditazione regressiva».

«Con queste due tecniche, io e la persona riusciamo a capire da dove arriva il suo blocco, anche se fosse appartenente ad una vita passata – continua – Posso pulire le suo energie togliendo quelle negative. Mentre con la regressione, quando avrà finito la formazione, chi si rivolgerà a me riuscirà a scegliere quale ricordo rivivere, che sia bello o brutto, e a trovare il nodo da sciogliere».

Autore

  • Marina Caserta

    Collaboratrice di MaremmaOggi. Amo le bollicine, rigorosamente in metodo classico; il gin e credo che ogni verità meriti di essere raccontata. Non bevo prosecco e non mi piacciono né i prepotenti né le ingiustizie. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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