GROSSETO. In attesa delle comunicazioni del sindaco sul caso Sistema, la conferenza stampa è convocata per questa mattina, martedì 13 alle 10,15 nell’ufficio del primo cittadino affacciato su piazza Duomo, ieri mattina la maggioranza ha disertato la riunione dei capigruppo in consiglio comunale.
C’era solo il capogruppo della Lega, Gino Tornusciolo, che poi è capogruppo di se stesso, essendo rimasto l’unico consigliere della Lega. Mentre in giunta c’è rimasto il solo Riccardo Megale, peraltro destinato a fare il candidato alle regionali per il Carroccio.
L’opposizione: «Brutto segnale dalla maggioranza»
A denunciare il caso, altro segnale del momento non proprio idilliaco in maggioranza, è tutta l’opposizione.
Così scrivono i consiglieri di Pd, 5 Stelle, Grosseto città aperta e gruppo misto di minoranza.
«Ieri (lunedì 12, ndr) alle ore 12:30 è stata convocata la conferenza dei capigruppo, un appuntamento fondamentale per la corretta organizzazione dei lavori consiliari, dedicato a un tema particolarmente delicato e attuale: il comportamento da tenere durante le sedute del consiglio comunale. Un’occasione, quindi, non solo tecnica, ma altamente politica, in cui si sarebbe dovuto tracciare un percorso condiviso di responsabilità istituzionale e rispetto tra le forze presenti in aula».
«Eppure, a quell’incontro si sono presentati soltanto i capigruppo delle forze di opposizione (Partito Democratico, Grosseto Città Aperta, Movimento 5 Stelle, Gruppo Misto di Minoranza e Riformisti Sociali e Liberali). Unica eccezione, per quanto riguarda la maggioranza, è stato il capogruppo della Lega, giunto con quasi un’ora di ritardo».
«La maggioranza, nella sua componente più rilevante, ha dunque scelto di non partecipare a una discussione tanto importante. Un’assenza che non è passata inosservata, soprattutto considerando il tema all’ordine del giorno, che riguarda la qualità del confronto democratico e il corretto svolgimento dei lavori consiliari».
I consiglieri erano già in aula
«Un paradosso ancor più evidente se si considera che, mentre si svolgeva la capigruppo, alcuni consiglieri di maggioranza tra cui esponenti di Fratelli d’Italia, del Gruppo Misto di maggioranza e di Nuovo Orizzonte Civico erano già presenti nella sala consiliare, in attesa di partecipare alla successiva seduta della terza commissione. Un segnale che rafforza la sensazione che l’assenza non sia stata causata da impedimenti oggettivi, ma da una scelta politica consapevole».
«La politica, anche nei suoi momenti più formali, è fatta di segnali. E quello lanciato oggi dalla maggioranza, al netto di eventuali giustificazioni individuali, è un segnale che rischia di essere letto come un disinteresse verso il dialogo istituzionale e le regole della convivenza democratica. Un’occasione persa, che alimenta tensioni e mina la fiducia nel funzionamento stesso dell’organo consiliare».
«Resta ora da capire se questa assenza rappresenti un episodio isolato o l’inizio di una deriva di chiusura e autosufficienza che, in democrazia, non può mai essere la strada giusta».
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