GROSSETO. Superare il primo turno di coppa ricopre un grande significato per questo, ancora inesplorato, Grifone.
Il diamante di Marzierli, giravolta istantanea e palla che ombreggia sul palo lungo, imprendibile per Pagnini, è l’attimo vincente dei biancorossi.
In campo si stringono passato e presente
Su quella traiettoria sedevano le tangibili aspettative di un ambiente sognante e scaramantico. Il desiderio di liberare gioia e sorrisi al momento è frenato dal conoscere tutte le insidie di un campionato lungo, complicato e mai scontato. Ma su quella sfera hanno brillato la consapevolezza di aver ritrovato l’antico centravanti e ammirato il piede competente di Bellini autore del traversone.
Vecchio e nuovo che si comprendono, il punto focale del lavoro del tecnico. Indiani è soddisfatto della prestazione anche se aspira ad un attacco più prolifero.
Indiani: «La squadra mi è piaciuta, ma occorre buttarla dentro»
«Una buonissima gara, unico difetto non averla chiusa prima – è il suo verbo – i dati che abbiamo registrato indicano che nel il primo tempo potevamo andare minino sul doppio vantaggio, nella ripresa si sono costruite altre due situazioni pericolosissime. È ovvio che non concretizzando questo volume di gioco sopraggiunge la tensione. Il calcio propone anche questo. Nell’unico tiro il Terranuova ha colpito la traversa, se la palla va dentro pareggi una gara strameritata. Conta buttarla dentro – prosegue colorito ma espicito – e la squadra su questo punto deve migliorare notevolmente».
Globalmente è stato un morso di campionato dove il Grifone ha giocato molto di prima e la posizione di Riccobono vicino alla punta è stata apprezzata.
«Sono tutti da apprezzare, non solo Riccobono – replica – ho visto trame spettacolari a un tocco. Ci è mancato il raddoppio grazie al quale il risultato finale sarebbe stato anche più incisivo. Ma resto contento di quello che ho visto». Positivo anche l’atteggiamento del Traiana, squadra fisica e mai arrendevole. «Quando hai ambizioni devi essere pronto ad affrontare ogni tipo di rivale e ogni tipo di clima agonistico. Ho sostituito Sabelli perché al centro volevo diversificare il gioco spostando Della Latta in avanti. La rosa lo permette. Non siamo mai arretrati restando alti e costringendo l’avversario a lanciare lungo. C’è stata – conclude Indiani – qualche sbavatura in fase di costruzione, ci dedicheremo a fondo per non ripeterli».
Ecco Alessio Marcu, classe 2007
Un rinforzo di rilievo per il Grifone. Alessio Marcu, portiere di nazionalità rumena, nato a Torino il 27 luglio 2007, arriva in biancorosso con la formula del prestito fino al 30 giugno 2026 dalla Juventus, club che lo ha messo sotto contratto (triennale) lo scorso luglio dopo tutto il percorso nelle giovanili bianconere. Nella nota del sodalizio si sottolinea un ringraziamento particolare ai direttori Chiellini e Scaglia per la collaborazione e il buon esito della trattativa.
Il percorso verso il buon riposo di Seravezza
Questa la mappa di avvicinamento all’esordio in campionato di domenica 7 settembre (ore 15) sul terreno del Seravezza.
Lunedì 1 settembre alle 15 seduta alla Corte degli Ulivi; martedì 2 doppia seduta (9,30-15) alla Corte degli Ulivi; mercoledì 3 allenamento congiunto allo stadio Vezzosi di Orbetello (ore 18), giovedì 4 e venerdì 5 (sempre alle 15) allenamento alla Corte degli Ulivi, sabato 6 rifinitura allo Zecchini (ore 9,30).
