GROSSETO. “Working class” è espressione usata in numerosi lavori di Alberto Prunetti. Così indica la produzione letteraria di (e su) la classe lavoratrice. Una categoria di persone spesso resa invisibile dai mezzi di comunicazione, altrettanto spesso esclusa dall’immaginario contemporaneo e dalla politica.
Il quarto e ultimo incontro della rassegna “Zona di libero accesso” delle associazioni Kansassìti e L’Altra Città è dedicato proprio alla “working class” illustrata nel lavoro di Prunetti.
L’incontro grossetano di domenica 9 aprile (alle 18.30 nella sede di Kansassìti in viale Porciatti 10) sarà l’occasione per fare un primo bilancio con Prunetti anche riguardo al festival da lui recentemente inaugurato. Ci sarà inoltre modo di dibattere sul ruolo della letteratura nella costruzione di un nuovo immaginario in cui ci sia spazio anche per coloro che oggi sono invisibili, oppressi, subalterni ed esclusi. Per l’occasione sarà allestita una mostra dedicata alla letteratura working class, curata da Simone Giusti e Francesco Ciarapica. Seguirà un dj-set combat rock.
Prunetti e la letteratura politica
I lavori dello scrittore follonichese sono stati tradotti in molte lingue. Traduttore a sua volta e gran lavoratore culturale, è riuscito nella straordinaria triplice impresa di raggiungere la fama letteraria con romanzi ibridi e coraggiosi come “Amianto” (Alegre), “108 metri” e “Il girone dei bestemmiatori” (Laterza). Ha avuto la forza di dare solidità a una nuova categoria letteraria con il suo saggio narrativo “Non è un pranzo di gala” (Minimum Fax) e di organizzare un interessante, originale e politicamente impegnato festival di letteratura.
Si tratta del primo Festival di Letteratura working class, svoltosi lo scorso fine settimana alla Gkn di Campi Bisenzio. Inventato e realizzato da Prunetti insieme al Collettivo di Fabbrica dei Lavoratori Gkn Firenze e alla casa editrice Alegre, ha avuto un successo insperato. Le centinaia di sostenitori si sono trasformare in migliaia di partecipanti, accorsi da ogni parte d’Italia.

Prunetti ha vissuto anche in Inghilterra lavorando come cleaner, pizza chef e kitchen assistant. Dirige la collana di narrativa working class dell’editore Alegre e fa parte della redazione di Jacobin Italia. Zona di Libero Accesso è un’iniziativa delle associazioni L’Altra Città e Kansassìti.
La direzione artistica porta le firme di Francesco Ciarapica e Simone Giusti.

nasce dall’idea di Guido Fiorini e Francesca Gori
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