La beffa del cavalcaferrovia con i pali in mezzo | MaremmaOggi Skip to content

La beffa del cavalcaferrovia con i pali in mezzo

Braccagni, pare uno scherzo, ma è la verità. La protesta della consigliera Erika Vanelli (FdI): «Vergognoso che non sia ancora aperto»
Il nuovo cavalcaferrovia con i pali nel mezzo

BRACCAGNI. La situazione del cavalcaferrovia di Braccagni è grottesca. È pronto da tempo, ma non può essere utilizzato. Perché ancora in mezzo alla carreggiata ci sono i pali dell’Enel. Come ci siano finiti non è dato da sapere, sfugge a qualsiasi logica. È come fare una buca in una pista di atterraggio, o piegare a X i binari dell’alta velocità, o mettere un faro in mezzo al canale di accesso al porto, neppure i progettisti dei giochi per la PlayStation potrebbero fare di meglio o Joker in uno dei suoi scherzi beffardi.

Via su è uno scherzo, viene da pensare, eppure i pali ci sono davvero, eccoli lì, a svettare in mezzo alla carreggiata del cavalcaferrovia, mentre passano i mesi e  rimangono lì, perché si passa da un’autorizzazione all’altra, nonostante E-Distribuzione e Rfi abbiano anche trovato una sorta di accordo per il costo della rimozione.

Erika Vanelli: vergognoso che non sia ancora aperto

Anche la politica inizia a spazientirsi, perché quest’opera è attesa dai braccagnini da oltre dieci anni: «Sono mesi che il cavalcavia ferroviario nei pressi di Braccagni è stato portato a termine, ma ad oggi non ancora fruibile, e la soluzione tarda ad arrivare» denuncia Erika Vanelli, consigliere comunale Fratelli d’Italia Grosseto.

Erika Vanelli, Fratelli d'Italia
Erika Vanelli, Fratelli d’Italia

«La colpa, come sempre, – commenta Vanelli – è figlia di tanti e allo stesso tempo di nessuno. Da una parte sembrerebbe ci sia Enel, con due pali in mezzo alla carreggiata che devono essere rimossi, dall’altra Rfi, società del gruppo Fs che si occupa della progettazione e gestione delle infrastrutture, in mezzo i residenti, che dopo aver aspettato anni, non possono ancora usare strada, cavalcavia e sottopasso, e che oggi si sentono ancora una volta beffati».

«La progettazione e realizzazione dell’opera, – spiega la consigliera comunale – era stata approvata dal consiglio comunale nell’autunno del 2012, attraverso una convenzione con Rfi (Rete Ferroviaria Italiana) che doveva realizzare il cavalcavia della linea ferroviaria  Pisa-Roma, che attraversa l’area di Braccagni, eliminando i due passaggi a livello presenti nella zona, il tutto a seguito della approvazione del Regolamento Urbanistico comunale, prevedendo anche una strada di collegamento e la realizzazione di rampe pedonali e di un sottopasso. Infrastruttura che adesso è terminata».

«Allo stato attuale, è quindi vergognoso lasciare che un’opera così importante, sia ancora inutilizzata e non fruibile da mesi per colpa di incompetenza. Questa attesa, oggi non è più ammissibile, e dunque va risolta da parte degli enti interessati quanto prima», conclude Erika Vanelli.

E-Distribuzione: non è colpa nostra, ma a breve li rimuoviamo

In riferimento al caso del cavalcavia di Braccagni, E-Distribuzione (la società del Gruppo Enel che gestisce la rete elettrica di media e bassa tensione) comunica di aver già chiarito nei mesi scorsi di non avere alcuna responsabilità tecnica in merito all’accaduto e di aver collaborato in modo costruttivo alla risoluzione del caso. A tal proposito, l’azienda precisa che a luglio RFI ha accettato rapidamente il preventivo, a valle del quale è partito l’iter autorizzativo. L’azienda elettrica ha ricevuto recentemente l’ultimo permesso da parte degli enti competenti ed ha immediatamente operato per la programmazione dell’intervento, che è di natura complessa e deve essere organizzato con tutti gli accorgimenti tecnici del caso.

Nei giorni scorsi l’esecuzione del lavoro è stata calendarizzata e consegnata all’impresa appaltatrice, che avvierà le operazioni a breve. E-Distribuzione ha già informato di ogni dettaglio la direzione lavori di RFI, con cui vi è una costante collaborazione.

 

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