PRINCIPINA A MARE. Lo splendido daino non ce l’ha fatta. Investito da un’auto in mezzo alla strada, a Principina a Mare, è morto nonostante l’arrivo di una veterinaria.
È successo la sera di domenica 29 settembre, in via Delfino, la strada che collega Principina a Mare alla provinciale della Trappola, poco dopo il vivaio Principina.
Intorno alle 20,30 un uomo, in auto, ha investito un daino che gli ha attraversato la strada improvvisamente. Pochi danni all’auto, ma l’uomo si è preoccupato prima dell’animale che dell’auto. E non capita spesso.
Ha chiesto aiuto, sono arrivate altre persone, ma nessuno sapeva come fare. Alla fine qualcuno ha chiamato Giacomo Bottinelli, della Lav, che ha messo in moto la macchina dei soccorsi, chiamando il Crase di Semproniano, il centro di recupero animali selvatici che, a Grosseto, ha due veterinari per il pronto intervento, la dottoressa Barbara Vieri e il dottor Andrea Poggiaroni.
Bottinelli: «Comportamento esemplare dell’automobilista»
«Il guidatore ha avuto un comportamento esemplare – racconta Bottinelli -. Si è fermato e ha chiamato subito aiuto. Purtroppo, le varie forze dell’ordine si sono rimpallate la chiamata finché una persona sul posto non è arrivata a me. Ho contattato il Centro di Recupero di Semproniano e intanto sono andato sul luogo per verificare le condizioni del daino. In breve è arrivata la veterinaria, Barbara Vieri, ma purtroppo non c’era più niente da fare. Ringrazio la mia collega Beatrice Rezzaghi dell’unità di emergenza Lav per essere stata con me in video chiamata mentre attendevo i soccorsi».
Il numero da chiamare
«Ricordo a tutti, forze dell’ordine comprese, – prosegue Bottinelli – che in provincia di Grosseto il numero per il recupero di animali selvatici in difficoltà è il 349 690 5645».
Il centro di Semproniano
Il Centro di recupero per animali selvatici ed esotici (Crase) di Semproniano ha come attività principale il soccorso, il recupero e la rieducazione di animali esotici e selvatici vittime di incidenti o abbandono o che sono stati sequestrati da circhi o da strutture zoologiche prive di regolari licenze, o salvati dal traffico internazionale ad opera delle forze di polizia, in particolare dal comando unità per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare (Cutfaa) dell’Arma dei carabinieri.
Il Centro, uno dei pochissimi in Italia con questa funzione, si trova a ridosso della costa dell’Argentario, in piena Maremma toscana, e si estende su un’area di 23 ettari.
Accolti oltre 15mila animali
In 20 anni il Centro ha accolto più di 15 mila animali, provvedendo a reimmetterne in natura circa il 60-70%. Attualmente la struttura si prende cura di circa 1.000 animali tra esotici (come grandi felini, lama, lupi, zebre, pappagalli brasiliani, coccodrilli, serpenti tropicali, scimmie) e selvatici (come lupi, ibridi cane-lupo, istrici, uccelli rapaci e altri ancora).
Il Wwf collabora da anni alla gestione del centro che è gestito dal dottor Marco Aloisi.



