ORBETELLO. Gli ultimi giorni, quelli tra Pasqua e il 25 aprile, parevano aver riportato la situazione quasi alla normalità. Ma quando si pensava che fossimo ad un passo dal tornare a vivere senza i fastidiosi insetti, ecco un brusco risveglio.
Già dalla serata del 2 maggio non serviva il bollettino meteo per capire che qualcosa stava cambiando.
Bastava sedersi a un tavolino all’aperto, magari con un calice di Franciacorta in mano, per accorgersene: i moscerini sono tornati. In massa. Puntuali come un orologio che nessuno ha ancora imparato a regolare. È bastato un colpo d’occhio, o meglio, un colpo di tovagliolino sul bicchiere, per realizzare che il problema, che sembrava contenuto durante i ponti primaverili, è di nuovo sotto gli occhi (e nel naso) di tutti. La tanto temuta “invasione” di insetti è tornata a colpire le serate orbetellane, disturbando cene, aperitivi e passeggiate in laguna.
Moscerini: piccoli, inesistenti e sempre in gruppo
Non mordono, non pungono, ma s’infilano ovunque: nei capelli, nei piatti, tra le ciglia. E soprattutto, rovinano il clima di relax che solitamente accompagna la primavera nella laguna.
Il fenomeno, ciclico e ben noto ai residenti, si è presentato con una certa veemenza nelle ultime 48 ore, proprio mentre la città si preparava ad accogliere i primi flussi turistici di maggio.
Un effetto che potrebbe fare da domino sull’accoglienza turistica
Non sono mancate le ripercussioni: clienti infastiditi nei locali all’aperto, esercenti costretti a inventare contromisure d’emergenza – dalle zanzariere improvvisate ai ventilatori puntati sui tavoli – e una generale sensazione di déjà-vu.
L’estate scorsa, il problema aveva raggiunto livelli critici, suscitando proteste e richieste d’intervento da parte delle categorie economiche locali.
«Non è solo un fastidio, è un limite all’esperienza turistica», spiega un ristoratore del centro. Intanto, tra un post ironico sui social e una corsa al repellente più efficace, la popolazione si prepara all’ennesima battaglia stagionale contro i mini-invasori.
Un problema noto, ma ancora irrisolto con le amministrazioni locali che si stanno prodigando in disinfestazioni continue, vari monitoraggi e interventi che però, sembra non abbiamo raggiunto l’obiettivo prefissato. Probabilmente ci vorranno azioni più decise e sperare nel clima, magari con un pizzico di vento, come nei giorni scorsi, per evitare che il problema si trascini per tutta l’estate.
Nel frattempo, il consiglio resta lo stesso: non mollare il bicchiere. Ma copritelo.
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Redattore di MaremmaOggi. Per me scrivere è uno strumento di verità, di bellezza, è di liberta, un mezzo per esprimere ciò che altrimenti rimarrebbe inespresso. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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