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Interventi e tutela ambientale: gli strumenti per operare nelle aree vincolate

L’opinione di Domenico Covitto, già tecnico del Comune di Orbetello, oggi impegnato nella vita sociale e politica del territorio
La laguna di Orbetello e nel tondo, Domenico Covitto

ORBETELLOSalvaguardare un territorio come quello lagunare non è solo un dovere amministrativo, ma un atto di responsabilità verso le generazioni presenti e future. La laguna di Orbetello, con il suo equilibrio fragile e prezioso, è un ecosistema unico che non può essere trattato alla stregua di un qualunque spazio urbano. È un luogo che racconta una storia millenaria fatta di biodiversità, relazioni tra uomo e natura, trasformazioni e rinascite.
Ogni intervento, ogni modifica, ogni azione compiuta in questo ambiente deve avvenire con massima consapevolezza, rispetto delle norme e attenzione scientifica. Purtroppo, negli ultimi tempi, si è assistito ad annunci e opere che rischiano di compromettere l’integrità di quest’area, senza il necessario approfondimento tecnico e ambientale. È l’opinione di Domenico Covitto, già tecnico del Comune di Orbetello, oggi impegnato nella vita sociale e politica del territorio.

Interventi in aree tutelate

«Viviamo in un Comune circondato da aree di grandissimo valore ambientale e culturale: la Laguna di Orbetello, la Riserva Naturale della Feniglia, l’Oasi WWF, il Parco Naturale della Maremma, oltre a beni immobili tutelati dal Codice dei Beni Culturali. Tutti questi luoghi sono soggetti a vincoli specifici, che impongono regole e strumenti per ogni tipo di intervento, anche i più semplici.

Recentemente, il sindaco e un consigliere comunale hanno pubblicizzato interventi con mezzi meccanici lungo il margine della laguna, su suolo demaniale marittimo. Si è parlato di un presunto “ripristino di sentieri” sulle casse di colmata, ma in realtà questi sentieri non sono mai esistiti. Le casse furono recintate e interdette anni fa dal Commissario Delegato al risanamento della Laguna di Orbetello, a seguito di un progetto di messa in sicurezza, rinaturalizzazione e mitigazione ambientale.

Un intervento non solo autorizzato, ma anche economicamente rilevante: oltre 230.000 euro di fondi pubblici furono investiti per restituire equilibrio ecologico all’area, con piantumazioni di specie lacustri e arbustive autoctone. Intervenire oggi su quelle casse, senza le necessarie valutazioni ambientali, significa vanificare quell’investimento e compromettere un’area già oggetto di rigenerazione ambientale».

Gli strumenti per operare in aree vincolate

«Per operare correttamente in contesti vincolati, la legge prevede strumenti precisi, fondamentali per garantire che le attività umane siano compatibili con la tutela dell’ambiente.

La Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) è lo strumento utilizzato nella fase di progettazione di opere singole. Serve a identificare in anticipo i possibili impatti sull’ambiente e a prevenirli.

La Valutazione Ambientale Strategica (VAS) si applica a piani e programmi territoriali più ampi, come quelli urbanistici, e mira a valutare gli effetti cumulativi sul territorio.

La Valutazione di Incidenza Ambientale (VIncA) è obbligatoria per tutti gli interventi che possano avere effetti, diretti o indiretti, su Siti di Interesse Comunitario (SIC) o Zone di Protezione Speciale (ZPS), come la Laguna di Orbetello. È prevista dalle direttive europee “Uccelli” e “Habitat” e rappresenta la principale misura di garanzia per la salvaguardia degli ecosistemi protetti.

Tutti questi strumenti sono regolati dal Decreto Legislativo 152/2006, noto come Codice dell’Ambiente, il quale definisce l’ambiente come “il sistema di relazioni fra i fattori antropici, naturalistici, chimico-fisici, climatici, paesaggistici, architettonici, culturali, agricoli ed economici”.

Svolgere opere senza le dovute valutazioni ambientali comporta conseguenze serie: oltre a sanzioni amministrative (articolo 29), in alcuni casi si può configurare una responsabilità penale».

Conoscere e diffondere questi strumenti non è un tecnicismo per addetti ai lavori, ma un diritto dei cittadini e un dovere delle istituzioni. Comprendere le regole che tutelano ambienti delicati come la laguna è fondamentale per vigilare, partecipare, e costruire insieme uno sviluppo sostenibile e rispettoso. Nel caso della laguna di Orbetello, trasparenza amministrativa, rispetto delle normative e valorizzazione degli investimenti pubblici già realizzati sono condizioni imprescindibili per una gestione responsabile e lungimirante del territorio».

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