L’influenza di Natale mette a letto la Maremma: cos’è la variante K e come riconoscerla | MaremmaOggi Skip to content

L’influenza di Natale mette a letto la Maremma: cos’è la variante K e come riconoscerla

Tra feste, cene e viaggi aumenta la circolazione del virus: febbre alta, dolori e spossatezza i sintomi più frequenti. Attesi migliaia di casi in Maremma fra Natale e Capodanno
Influenza, attesi migliaia di casi in Maremma fra Natale e Capodanno
Influenza, attesi migliaia di casi in Maremma fra Natale e Capodanno

GROSSETO. Tra un pranzo in famiglia e una cena con gli amici, c’è un convitato di pietra che rischia di rovinare le feste a molti maremmani. È l’influenza, che in questi giorni sta circolando con forza anche sul territorio grossetano, complice il freddo, i locali chiusi e i tanti spostamenti tipici del periodo natalizio.

La protagonista di questa stagione è la cosiddetta variante K, già dominante a livello nazionale e pronta a farsi sentire tra Natale e Capodanno anche in Maremma.

Medici di base e farmacie segnalano un aumento costante di febbri improvvise, tosse e dolori muscolari: il classico “malanno di stagione” che però, quest’anno, sembra colpire più persone tutte insieme.

Le feste sono un “moltiplicatore”: più incontri al chiuso, più viaggi, più contatti ravvicinati. E i numeri nazionali confermano la spinta: nella settimana 8–14 dicembre l’Iss (Istituto Superiore di Sanità) stima, in Italia, circa 817 mila nuovi casi di infezioni respiratorie acute (non solo influenza) in Italia, con incidenza 14,7 casi per 1.000 assistiti.

Cos’è la variante K dell’influenza

La variante K non è un virus nuovo né sconosciuto. Si tratta di un sottogruppo dell’influenza A, uno dei ceppi che tradizionalmente circolano ogni inverno. A renderla particolarmente temuta non è tanto la gravità dei sintomi, che restano quelli tipici dell’influenza, quanto la sua diffusione rapida, favorita dal periodo festivo e dai contatti ravvicinati.

In altre parole: non è più pericolosa delle altre influenze, ma è molto contagiosa e rischia di mettere a letto tante persone nello stesso momento.

I sintomi: come riconoscerla

I sintomi della variante K sono quelli classici dell’influenza stagionale, spesso con un esordio piuttosto brusco: febbre alta, anche sopra i 38 gradi, brividi e sudorazione, dolori muscolari e articolari, mal di testa, forte spossatezza, che costringe a stare a letto, tosse secca e mal di gola e anche naso chiuso o che cola.

Nei bambini possono comparire anche disturbi gastrointestinali come nausea o vomito. Non esiste un sintomo “esclusivo” che distingua la variante K da altre influenze: quello che cambia è la rapidità con cui si diffonde.

Influenza, raffreddore o altro?

Il dubbio è comune, soprattutto in questo periodo. In linea generale: l’influenza arriva all’improvviso e “butta giù”, il raffreddore è più graduale e raramente dà febbre alta, altre infezioni respiratorie possono somigliare molto all’influenza.

Quando i sintomi sono importanti e si convive con persone anziane o fragili, è sempre meglio essere prudenti e limitare i contatti.

Quanti casi sono attesi in Maremma

Fare una previsione precisa comune per comune è impossibile, ma i numeri regionali e nazionali indicano una tendenza chiara: tra Natale e Capodanno il picco influenzale è atteso proprio in questi giorni.

Tradotto sulla provincia di Grosseto, significa che migliaia di persone potrebbero avere sintomi respiratori nell’arco di una o due settimane. Non tutti avranno l’influenza vera e propria, ma una quota consistente sì, con inevitabili ripercussioni su lavoro, scuole e servizi.

Come si cura: cosa fare a casa

Nella maggior parte dei casi, l’influenza si cura a casa con qualche accorgimento: riposo assoluto nei giorni di febbre, bere molto per evitare la disidratazione, farmaci da banco per abbassare la febbre e alleviare i dolori, seguendo sempre le indicazioni, aria cambiata negli ambienti e attenzione agli sbalzi di temperatura.

Gli antibiotici non servono, a meno che non siano prescritti dal medico per complicanze specifiche.

Quando chiamare il medico

È importante contattare il medico o la guardia medica se la febbre resta molto alta per più giorni, compaiono difficoltà respiratorie, c’è un peggioramento improvviso dopo un’apparente ripresa, la persona malata è anziana, fragile o con patologie croniche.

Chiamare il medico se nei bambini compaiono segnali di forte abbattimento o disidratazione.

Come evitare di rovinare le feste

Un po’ di buon senso può fare la differenza.

Se si ha la febbre, meglio rinunciare a pranzi e cene, arieggiare spesso le stanze durante le riunioni di famiglia, lavarsi frequentemente le mani ed evitare contatti ravvicinati con anziani e persone fragili se non si è in perfetta salute.

In Maremma il Natale è fatto di tavole imbandite, abbracci e tempo passato insieme. Ma quest’anno l’influenza corre veloce e chiede attenzione. Rallentare, ascoltare il proprio corpo e non sottovalutare i sintomi può aiutare a proteggere se stessi e gli altri. Perché le feste passano in fretta, ma passare Capodanno a letto non è nei programmi di nessuno.

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