ISOLA DEL GIGLIO. Si è sentito male mentre nuotava in mezzo al mare, ad almeno 30-40 metri dalla riva. L’uomo, intorno ai 65 anni, deve la vita ai bagnini delle torrette e ad alcuni medici che, per sua fortuna, si trovavano in spiaggia in vacanza. Le sue condizioni sono molto gravi, è stato portato a Grosseto con Pegaso, ma è vivo e potrebbe farcela.
È successo intorno alle 11,40 di stamani, sabato 12 luglio.
Nuotava al largo, poi l’infarto
L’uomo nuotava appena al largo, nelle acque cristalline di Giglio Campese. Ad un certo punto si è sentito male, forse colto da infarto.
È stato un attimo, ma qualcuno dalla spiaggia se n’è accorto ed ha iniziato ad urlare. Anche i bagnini delle torrette si sono accorti di cosa stava succedendo e si sono buttati in mare a nuoto. Lo hanno raggiunto, lo hanno girato perché respirasse e sono riusciti a trascinarlo a riva.
A riva sono stati chiamati i soccorsi, ma dalle strutture vicine sono stati portati il pallone ambu (che aiuta a respirare) e anche il Dae (il defibrillatore).
I due medici lo soccorrono, poi arrivano ambulanza e Pegaso
Sono accorsi anche due medici, in vacanza sull’isola, che si sono presi cura dell’uomo. All’inizio era cianotico, respirava malissimo, ma le manovre dei dottori sono riuscite a tenerlo in vita in attesa dell’ambulanza.
Quindi è arrivata un’ambulanza della Misericordia di Giglio che ha caricato l’uomo e l’ha portato al campo sportivo di Campese dove, nel frattempo, era atterrato l’elicottero Pegaso. L’uomo è stato quindi portato, in condizioni critiche ma vivo, all’ospedale Misericordia di Grosseto.



