GROSSETO. Battagliera, diretta, appassionata. soprattutto, così innamorata del suo lavoro di cancelliera del tribunale di Grosseto da voler restare in aula fino all’ultimo giorno.
Mercoledì 8 maggio Laura Baldini è stata stretta nell’abbraccio dei suoi colleghi: dal 22 marzo è in pensione. Ma fino a oggi non era stato possibile organizzare la festa di saluto per la cancelliera. Un po’ la commozione, tanto il dispiacere per aver lasciato il tribunale, ancora di più la sua scarsa propensione a fare festa.
Ma i suoi colleghi alla fine hanno avuto la meglio e le hanno organizzato un brindisi, davanti al suo ufficio, all’ultimo piano del tribunale di Grosseto dove si concentrano le cancellerie che si occupano del penale.
Organizzato dalle sue colleghe, tante delle quali diventate, giorno dopo giorno, udienza dopo udienza e atto dopo atto, amiche fidate.
La presidente Di Girolamo: «Un esempio per i giovani»
Al meritato riposo della pensione, Laura Baldini avrebbe preferito restare al lavoro. Perché la sua dedizione è stata una delle caratteristiche che l’ha accompagnata per tutta la sua carriera al palazzo di giustizia.
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«Laura Baldini è un esempio per i più giovani – ha detto la presidente del tribunale Laura Di Girolamo – Quando si riesce a mettere al primo posto la collaborazione non solo con gli uffici ma anche con i magistrati si diventa un esempio. Non è dovuto e non è scontato, però se succede bisogno dire grazie».
Il saluto dei giudici Puliatti e Compagnucci e il brindisi con i colleghi
Immancabile il saluto di Giovanni Puliatti, che è stato presidente della sezione penale del tribunale. «In aula con me ha sofferto per tanti anni, anche quando ha dovuto richiamarmi perché ero distratto – ha detto ridendo – Ora le do il benvenuto tra i pensionati, che ha anche i suoi vantaggi».
È l’aspetto umano, invece, quello che ha sottolineato il giudice Sergio Compagnucci. «Le nostre chiacchierate nella stanza, qualche confidenza – ha detto il neo nominato presidente della sezione penale del tribunale – Laura è una persona squisita, non c’è bisogno di aggiungere altro».
Il sorriso di Laura, che il brindisi di saluto nemmeno lo voleva, non si è smaterializzato nemmeno un attimo. Ha abbracciato le colleghe, si è emozionata quando le hanno dato il regalo che ha indossato subito. Ha continuato a ridere, certa di aver trovato in quel tribunale, nel quale si è occupata per anni di processi, reati, imputati e di tutto quello che racconta il brutto della vita, persone che le vogliono bene davvero e che mercoledì mattina, glielo hanno dimostrato.
Buona pensione, Laura.
