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Imprese al femminile, contributi a fondo perduto

«Questo bando – spiegano Alessandra Merli e Gabriella Orlando – interesserà centinaia di imprese e liberi professionisti della provincia di Grosseto»
Un momento della conferenza stampa

GROSSETO. È all’imprenditoria femminile che sta per arrivare una nuova vera pioggia di contributi a fondo perduto. A darne notizia è la Confcommercio di Grosseto che invita le imprese del territorio a non lasciarsi sfuggire questa occasione e di iniziare a contattare l’associazione per predisporre le domande.

Il bando, infatti, non è ancora uscito e si attende per i primi mesi del 2022. Attualmente è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto interministeriale che definisce le modalità di intervento del Fondo che va “a sostegno dell’impresa femminile, al fine di promuovere e sostenere l’avvio e il rafforzamento dell’imprenditoria femminile”.

Un bando a sostegno dell’imprenditoria femminile

«Questo bando – spiegano Alessandra Merli, vicepresidente Confcommercio Grosseto, e il direttore Gabriella Orlando – interesserà centinaia di imprese e liberi professionisti della provincia di Grosseto in quanto è destinato ad una platea davvero molto ampia: imprese individuali la cui titolare è donna, società di persone e cooperative con almeno il 60 per cento di donne socie, società di capitale con quote e componenti del CdA pari ad almeno due terzi al femminile, lavoratrici autonome ed anche libere professioniste».

«Noi siamo pronti ad accompagnare queste imprese nella presentazione dell’istanza. Da sottolineare che il tasso di imprenditorialità femminile, ossia il rapporto percentuale tra imprenditori (titolari/soci d’impresa attiva) e residenti, in entrambi i casi appartenenti alla fascia di età 18- 69 anni, in provincia di Grosseto è del  9,5%, al di sopra della media nazionale», pari all’8,8%, secondo i dati della CCIAA riferiti al 2020.

Cosa prevedono i contributi

  • Per la nascita e lo sviluppo delle imprese femminili (costituite da meno di 12 mesi dalla data di presentazione della domanda, compresa la persona fisica che intende costituire una nuova impresa), si prevede un contributo a fondo perduto pari all’80% delle spese ammissibili, fino al massimo di 50mila euro per investimenti fino a 100 mila euro. Per investimenti superiori ai 100mila fino a 250 mila il fondo perduto si eleva al 50% delle spese ammissibili.
  • In proposito, le iniziative ammissibili sono: produzione di beni nell’industria, nell’artigianato e nella trasformazione dei prodotti agricoli, fornitura di servizi in qualsiasi settore al commercio e al turismo. Si aggiungono alla lista le immobilizzazioni materiali, macchinari e attrezzature, personale dipendente assunto dopo la presentazione della domanda, capitale circolante nella misura del 20 per cento delle spese ammissibili.
  • Per le donne in stato di disoccupazione che avviino una nuova impresa o attività di lavoro autonomo, la percentuale di spese ammissibili sale al 90% (fermo restando il limite massimo d’importo del contributo di 50 mila euro).
  • Per lo sviluppo e consolidamento delle imprese femminili, quelle cioè costituite da più di 12 mesi, le agevolazioni saranno in parte nella forma del contributo a fondo perduto e in parte nel finanziamento agevolato a tasso zero; in questo caso, come specificato dall’Ascom, le spese ammissibili riguardano investimenti non superiori a 400 mila euro. A questi investimenti, si potrà aggiungere inoltre il capitale circolante, sostenuto dal fondo perduto.

Sarà possibile fare domanda esclusivamente in via telematica, sul sito internet di Invitalia. Per l’apertura dei termini, come ancora chiarito dall’associazione, si attende un successivo provvedimento.

Le istanze di agevolazione dovranno essere accompagnate da un progetto imprenditoriale solido e saranno valutate seguendo l’ordine di presentazione, entro 60 giorni dalla presentazione della domanda.

«Dobbiamo ammettere che mai come ad oggi si sono visti tanti bandi interessanti per l’erogazione di sostegni a fondo perduto, risorse che arrivano da tutte le parti, dal Governo, dalla Regione, dai Comuni – conclude Orlando – per cali di fatturato dovuti al Covid, per investimenti, per le imprese in rosa e tanto altro ancora. Pertanto abbiamo potenziato al massimo i nostri uffici, e abbiamo messo all’opera una vera task force al fine di predisporre ed inoltrare le centinaia di domande in favore delle nostre ditte associate. Stiamo facendo un grande lavoro, per cui ringrazio l’intero staff”».

Gli interessati a partecipare al bando relativo al Fondo Impresa Donna sono invitati a prendere contatti con la Confcommercio, scrivendo a finanza.agevolata@confcommerciogrosseto.it.

 

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