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Il sindaco: «Troppi cinghiali, servono misure urgenti»

Pierandrea Vanni: «Sono troppi e causano danni enormi all’agricoltura. Servono abbattimenti selettivi»
Un cinghiale femmina con i piccoli
Un cinghiale femmina con i piccoli

SORANO. I cinghiali, in Maremma, sono parte del paesaggio. Ci sono sempre stati, sono sempre stati cacciati. E anche cucinati.

Ma i cinghiali, che ormai proliferano senza controllo, portano anche numerosi problemi: alle coltivazioni, prima di tutto. Ma sono anche pericolosi per la circolazione, causando spesso incidenti. E, negli ultimi tempi, c’è anche il rischio della diffusione della peste suina.

Per questo il sindaco di Sorano, Pierandrea Vanni, con il consigliere delegato all’agricoltura, Giorgio Giulietti, lanciano l’allarme e chiedono interventi urgenti alla Regione.

Fra le altre cose si pensa anche ad allungare il periodo di apertura della caccia agli ungulati, da tre mesi (ora va dal 1° novembre al 31 gennaio, ndr) a cinque mesi. Oltre all’incremento degli abbattimenti selettivi.

Troppi cinghiali, servono abbattimenti selettivi

«Il sottosegretario alla salute Andrea Costa – scrivono – ha ricordato in queste ore che in molte zone del Paese la presenza dei cinghiali è cinque volte superiore alla sostenibilità dell’ecosistema».

«Un dato che tradotto in termini concreti può significare rischi di diffusione della cosiddetta peste suina e già significa non pochi incidenti stradali con danni a cose e persone e danni enormi per l’agricoltura anche in provincia di Grosseto».

«Per questo è davvero urgente che la Regione adotti ulteriori misure. Servono abbattimenti selettivi e dove possibile catture dei cinghiali e magari trasferimenti in aree isolate o controllate. Il sottosegretario propone anche di allungare la caccia da tre a cinque mesi. Sono valutazioni che spettano ai tecnici e sulla base delle quali le istituzioni competenti debbono decidere ma ripetiamo, occorrono intanto misure urgenti ed efficaci».

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