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Il ricordo: il presidente gentleman prestato al calcio

Mister Cacitti ricorda l’uomo Luigi Franco Moretti e i 4 anni vissuti intensamente per risollevare il Grifone dal baratro
Vanni, Moretti e Santini

GROSSETO. La brutta notizia della scomparsa di Luigi Franco Moretti, il presidente gentiluomo, ha provocato una vera e propria ondata di tristezza. E di bellissimi ricordi pronti a riproporsi in tutta la loro luminosità.

A raccontarlo è mister Cacitti, che con Moretti ha trascorso quattro anni.

Dalle macerie alla serie D, con il sorriso

«Era il 1996. Le macerie del disastro sportivo avvenuto un anno prima, promozione in C2 conquistata sul campo e annullata per mancata iscrizione, ripartenza dall’Eccellenza con conseguente retrocessione in Promozione, erano ancora calde e fumanti.

Il periodo nerissimo, tremolante e insicuro del calcio nostrano non trovava appigli per frenare la picchiata, la città appariva lontana dal mondo del calcio, l’indifferenza regnava sovrana, tutti giravano le spalle al comunale.

All’improvviso ecco arrivare il sorriso di quest’uomo dai capelli bianchi con gli occhiali. Moretti si prese il Grifone senza promettere nulla se non l’impegno di curare quelle ali e provare a farlo volare. Intorno a lui Maurizio Santini, Stefano Osti, Baldi, il fedele Vanni. Lo spogliatoio poteva contare su Francesco Sani, Yuri Magnani, Gufoni, Lacchè, Pieri, Nerozzi. In panchina Marco Cacitti».

Grifone a quota 63

«Tornò l’entusiasmo, si accesero nuove speranze. Il sorriso di Moretti indicava e illuminava la strada. Il Grifone toccò quota 63 punti, come il Volterra. Nello spareggio di Livorno la doppietta di Magnani consegnò a Moretti il passaggio in Eccellenza. La città iniziava a conoscere il presidente, ad apprezzarne il carattere, la gentilezza.

L’Eccellenza fu superata battendo agli spareggi il San Quirico d’Orcia, quindi il Renato Curi di Pescara. Il Grifone volava nel Campionato Nazionale Dilettanti, un traguardo prestigioso quanto meritato.

Moretti agitava le braccia col viso illuminato dall’orgoglio e dall’appartenenza rimanendo sempre composto e serio. Un atteggiamento che non variava nemmeno nei momenti più critici. Nella nuova categoria quel Grifone non sfigurò fermandosi al terzo posto con 58 punti in un girone di ferro, che comprendeva la Sardegna. Fu proprio durante un viaggio di ritorno in traghetto che Moretti mi invitò a cena. Un gesto spontaneo, sincero. Una serata piacevolissima dove apprezzai l’uomo Moretti, la sua sensibilità. «Cosa ci fa una persona come lei nel mondo del calcio?» la domanda uscì istintiva. «Di preciso non lo so, quello che posso dire è che amo è la mia città, il Grifo e faccio di tutto per guidarlo nel miglior modo possibile. Il contorno non mi riguarda». Si alzò e andò in cabina. Sorridendo».

Moretti e Camilli

«Il Grifone terminò la stagione 99/00 in settima posizione, nello stesso girone E giocava la Castrense di Camilli. Il 21 maggio 2000 le due squadre si ritrovarono all’ultima giornata di campionato, vinsero i biancorossi (2-1). Moretti chiuse la trattativa con Camilli, quel giorno iniziò un’altra storia, una leggenda e Moretti ne è stato l’artefice principale.

Marco Cacitti: «Franco era una persona gentile, affabile. Insieme a lui ho vissuto anni straordinariamente belli e indimenticabili. Con il suo sorriso ci permetteva di superare ogni ostacolo, ogni difficoltà, insieme abbiamo costruito fondamenta solide sulle quali il Grifone è riuscito poi a diventare grande. Ciao, presidente».

Il cordoglio del Grifone

Questo il comunicato ufficiale del sodalizio biancorosso: «US Grosseto partecipa con commozione al lutto per la scomparsa di Luigi Franco Moretti, presidente del club dal 1996 al 2000. In quegli anni, il suo impegno, la sua passione e il suo amore per i colori biancorossi hanno lasciato un segno nella storia del Grifone. La società, in tutte le sue componenti, si stringe con affetto attorno alla famiglia Moretti, esprimendo le più sentite e sincere condoglianze».

I funerali del presidente saranno celebrati venerdì 2 maggio alle 11 in Cattedrale

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  • Collaboratore di MaremmaOggi. Ho viaggiato sulla carta stampata, ho parlato alla radio e alla televisione. Ora ho la fortuna e il privilegio di scrivere online su maremmaoggi.net. Come lavagna uso il cielo. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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