PORTO SANTO STEFANO. Le acque del porto di Porto Santo Stefano, in questo periodo, sono popolate da diverse specie di uccelli migratori che si sono fermati a svernare in Maremma. Ci sono cormorani, ad esempio, ma anche le rare gazze marine, che sono arrivate dal nord Europa.
L’associazione Maremma Pro Natura, domenica 8 gennaio, aveva organizzato un servizio di monitoraggio degli uccelli migratori all’Argentario. I volontari, quando sono arrivati sul porto però, hanno trovato la brutta sorpresa: bottiglie, polistirolo, pezzi di plastica, tutto gettato in mare.
La proposta all’amministrazione
Gli uccelli migratori che popolano in questo periodo le acque del porto sono costretti a vivere in mezzo ai rifiuti. «Non vogliamo soltanto segnalare il problema – dicono dall’associazione – ma vogliamo fare una proposta all’amministrazione comunale o a chi gestisce il porto: siamo disponibili per dare una mano a ripulire tutta la sporcizia che c’è in acqua. Basta trovare il modo per organizzarci».
Una proposta che è venuta naturale all’associazione che da sempre di occupa dell’ambiente. Impossibile capire da dove siano arrivati quei rifiuti, se siano stati gettati dalla banchina o se invece siano stati buttati in acqua dalle barche ormeggiate. Certo è che un comportamento del genere rischia di danneggiare un ecosistema delicato come quello del quale hanno bisogno gli uccelli migratori per sopravvivere.

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